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Se non distruggi, non puoi ricostruire: da Schumpeter a Vance via San Benedetto

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Zuckerberg e Peter Thiel ai tempi della nascita di Facebook
Se non rompi cose, vuol dire che non stai andando avanti abbastanza rapidamente. “Move fast and break things” è lo slogan motivazionale di Trump, già venti anni fa usato da Mark Zuckerberg, suggerito dal suo finanziatore Peter Thiel.

Per intero diceva: “Se non rompi cose, vuol dire che non stai andando avanti abbastanza rapidamente”. Un processo di trasformazione industriale che rivoluziona continuamente la struttura economica dall’interno, distruggendo senza sosta quella vecchia e creandone una sempre più nuova”.

Lo abbiamo visto con il veloce sviluppo digitale che ha completamente cambiato il nostro modo di agire nel mondo reale.

Se Elon Musk è l’uomo onnipresente c’è anche l’uomo ombra del Presidente Trump, colui che non era all’insediamento alla Casa Bianca. Il suo nome è Peter Thiel, nato a Berlino Ovest e naturalizzato americano, Repubblicano e grande ammiratore di Ronald Reagan e della sua politica. Peter Thiel è abituato a sfuggire i riflettori, non ha interessi ad apparire, ma a dare concretezza alle sue anticipazioni sul futuro.

Ci riesce con una precisione quasi inquietante. In primis molti anni fa, ha fondato PayPal uno dei primi servizi di pagamento digitali al mondo, ha investito grandi cifre per l’apertura di Facebook, ha costituito una delle più importanti società di Cyber sicurezza del mondo, la Palantir Technologies, ed ha identificato in Trump il salvatore dell’America conservatrice.

Thiel, cattolico, ha scelto personalmente il vice Presidente J. D. Vance a Yale, dove era un giovane di religione protestante. Per i pensatori di questa “New Right” il liberalismo sta crollando sotto le sue contraddizioni, avendo generato l’opposto di ciò che vanta: diseguaglianze materiali, comunità sfasciate, crescita fuori controllo dei “poteri forti”. Il primato della Finanza, tipico campo d’elezione del liberalismo, sulla Industria è finito? Inizia una nuova era industriale a discapito dell’era finanziaria? Sinistra uguale Finanza? Destra uguale Industria? Chissà?

Nasce di fatto un’agenda populista aspramente ostile alle élite, un comunitarismo spinto, un isolazionismo americo-centrico, che trovano terreno fertile anche in settori cattolici.

Thiel fa entrare Vance nella cerchia di Trump, da lui osteggiato inizialmente fino al disprezzo, poi grazie a Peter Thiel, aiutato ad essere eletto senatore nel 2023 per lo Stato dell’Ohio. Vance ama ricordare gli episodi e le letture che l’hanno portato alla conversione al cattolicesimo, dalle opere di Sant’Agostino a un libro recente intitolato “The Benedict Option” di R. Dreher, nel quale l’opzione Benedetto si riferisce al grande capostipite del monachesimo occidentale nel declino del mondo antico, San Benedetto da Norcia. Quello del motto Ora et labora! Per intenderci.

Peter Thiel ha profondi legami con la CIA e con il complesso militare-industriale statunitense e israeliano attraverso la sua azienda Palantir Technologies, la quale durante la pandemia ha avuto una crescita rilevante per i suoi servizi di cyber sicurezza, big data e intelligenza artificiale, opponendosi a rallentamenti d’ordine burocratico nel settore dei medicinali. Thiel e’ tra i dieci migliori giocatori mondiali di scacchi, ha una mente matematica ed è super appassionato della Saga del Signore degli Anelli di Tolkien, al punto da chiamare alcune sue società con nomi presenti nella saga.

Infatti le Palantir sono sette gemme, Pietre Veggenti o Pietre Vedenti, creati dagli elfi di Arda, l’universo fantasy dello scrittore inglese. Il velo sul futuro si alza grazie alle Palantir.

Intanto la Palantir, società cyber, nelle persone del suoi fondatori, Thiel e Karp, ha instaurato una relazione speciale tra Stati Uniti e Regno Unito per lo scambio privilegiato di informazioni per la sicurezza. Gli algoritmi di Palantir possono essere utilizzati per identificare sospetti terroristi così come i migranti al confine, per elaborare i dati delle piattaforme militari in teatro bellico o quelli della Cia e dell’Fbi.

Il titolo della società, con sede a Denver, è il gioiello della Difesa americana e, con l’amministrazione Trump, sta volando in borsa: con 200 miliardi di capitalizzazione a febbraio è l’asset chiave americano per lo scontro tecnologico con Pechino. Jacob Helberg, consigliere senior di Karp, è oggi il direttore delle politiche economiche del Dipartimento di Stato guidato dal segretario di Stato americano Marco Rubio, il cui ex consigliere per gli affari securitari, Jamie Fly lavora con Karp, mentre Joe Lonsdale, tra i primi finanziatori di Palantir, sta lavorando con Elon Musk al DOGE.

L’idea di Thiel è che siamo in un flusso circolare stagnante nel quale l’economia si riproduce senza cambiamenti e quindi non può avere nuove strutture. Si deve uscire dal loop e creare una motivazione utilitaristica che non sia a vantaggio del singolo, ma dell’intera società. E’ un concetto che richiama alla mente l’economista austriaco Joseph Schumpeter che negli anni quaranta del Novecento teorizzò “la distruzione creatrice”.

Nei periodi di stallo o di mancanza di crescita, percepite come paralisi economica, il tempo è necessario affinché un’invenzione visionaria possa generare un’innovazione concreta. Schumpeter affida la guida della distruzione e della creazione all’imprenditore, che è tale proprio per l’intuizione di sapere dove agire e per la capacità di attuare scelte innovative che possono essere anche temerarie. Il sistema creditizio sarà propenso a scommettere su chi apporta visione futura scegliendo tra i vari progetti che gli vengono sottoposti. Per Schumpeter è il ribaltamento del rapporto tra lo sviluppo capitalistico e l’attività imprenditoriale dell’economia classica.

Praticamente le vecchie strutture vengono smantellate per essere sostituite dalle nuove. L’innovazione è già insita nella fase recessiva per una ristrutturazione globale. Quindi lo slogan di Trump, “Move fast and break things” si trova in coloro che sono stati definiti gli “Oligarchi del digitale”, coloro che sono a capo delle principali aziende tecnologiche e che hanno stravolto gli schemi della società occidentale per creare un capitale digitale di fiducia dove le idee hanno più potere della rabbia.

Distruggere vecchi schemi, preconcetti, giudizi e pregiudizi, convinzioni, convenzioni, modi di fare. La nostra mente ha inserito un comodo pilota automatico che non sta più “sperimentando” il proprio potenziale, non riesce a creare valore, sono necessari nuovi bisogni o soddisfare i vecchi, ma in una modalità completamente rivoluzionaria. Abbiamo sperimentato un prima e un dopo Internet,  i social, le piattaforme di acquisto, la logistica, ecc.

E se è stata “stravolta” la nostra società, stiamo assistendo ad un cambio della politica globale che porterà a mutamenti economici e sociali che saremo in grado di affrontare? Se l’esternazioni di Trump sono estremamente controverse, spesso considerate folli, al tempo stesso tali “pazzie” prendono forma e consistenza, seguendo il concetto economico di distruzione e creazione. Esempi: il Canale di Panama uscito dalla Belt on road cinese sarà gestito da una società americana ed una italiana. La sfida sulla Groenlandia è un altro segnale di voler rompere equilibri secolari nella geopolitica mondiale. Sull’Indo Pacifico il mondo intero è in pieno e meno visibile sommovimento.

Immagine credit: IMAGOECONOMICA

Veri imprenditori schumpeteriani che applicano la “distruzione creativa” per una nuova società globale o folli pericolosi che produrranno nefaste conseguenze, in nome di una furia iconoclasta fine a se’ stessa e di un visionarismo a ogni costo? O è tutta questione politica. La risposta è difficile, ma forse merita qualche riflessione in più, rispetto alle geremiadi cui stiamo assistendo dopo l’avvio della Guerra dei Dazi e la messa in secondo piano mediatico della Guerra d’Ucraina e della Guerra di Gaza. Schumpeter non pensava certo a questo esito per la sua distruzione-creatrice! Che sarebbe solo il tragico epilogo di film già visti. Cioè di una Guerra Mondiale, totale e non più a pezzi! Con buona pace del nostro San Benedetto che, sia detto per inciso, è anche il santo patrono dell’Europa. E così il Caos è servito.

1 COMMENT

  1. Articolo istruttivo e paradossale. Aggiungo il conflitto che è già sorto tra i nostri personaggi, Elon in testa, e Black Rock, il maggiore Fondo di investimento al mondo e le voci circa la presa di distanza del Segretario al Tesoro rispetto al resto dell’Amministrazione Trump, a due mesi dal suo insediamento. Il Caos sembra davvero la chiave di lettura di quello che sta accadendo.

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