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Storia della bandiera europea

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La polemica sui padri dell’Unione Europea di questi giorni non è la prima. Ne abbiamo riesumata un’altra che riguarda la bandiera europea di qualche tempo fa. Con tante similitudini e tanti agguerriti concorrenti.

Arsène Heitz è il creatore della bandiera simbolo dell’Europa, nata il giorno 8 dicembre del 1955, per la festività dell’Immacolata Concezione.

Dopo che l’università Europea, aveva rilasciato un comunicato stampa, è nata una polemica politica con relativi schieramenti ideologici e molte distorsioni dal reale comunicato. Nessuno poteva pensare di eliminare il Natale in quanto, come scritto nel comunicato, “nella festività vi sono tradizionalmente numerosi riferimenti alle festività di Natale, che fanno parte del patrimonio culturale europeo”.

Ma ben sappiamo che più persone “s’indignano” più commentano sui social media; più commenti ci sono agli articoli e più le notizie diventano virali. Ergo, la manipolazione di massa, atta alla negatività (sempre la notizia negativa attrae) il gioco è fatto. Scontri ideologici o interessate baruffe, trappole politiche o adamantine difese?

Perché una Università Europea non poteva essere contro il concetto di Natale quale riferimento cristiano? Perché è la storia della sua nascita che sancisce il senso europeo. Le stelle della bandiera europea hanno una storia.

E’ l’ 8 dicembre del 1955 il giorno dell’Immacolata Concezione, una delle feste mariane più importanti nel calendario liturgico della Chiesa cattolica, celebrata in tutto il mondo.

“Vergini non si nasce, si diventa. Quando sarai la Vergine Sophia, ogni materia in te sarà redenta” (dal Manoscritto Clavis Artis, XVII secolo, copia presso l’Accademia dei Lincei).

L’Immacolata Concezione non è soltanto un attributo “morale” della Madonna, nata priva del peccato originale, per definire il processo di “generazione” del Cristo, ma rappresenta la “sublimazione” dello stesso principio femminile ed il senso compiuto dell’agire dell’uomo in questo mondo. In particolare l’Opera dell’uomo è finalizzata al miracolo della Vita ed alla sua “partecipazione”. La conoscenza della vita è la stessa vita della conoscenza. In questa “ambivalenza” naturale si colloca l’uomo, che ben lungi dall’essere osservatore esterno, diventa un partecipante interno al processo stesso della vita, la sperimenta per comprendere. Quindi l’8 dicembre è quella festività che crea una “coppa vergine (dal peccato originale) per ricevere” il suo degno contenuto quale simbolo della trasformazione e della rinascita dell’uomo perfetto in un mondo che perfetto non solo non è, ma non può esserlo necessariamente. Il simbolismo tra la donna terrena, evocata dal nome Eva, progenitrice femminile, e la donna celeste evocata dal saluto Ave che l’angelo annunziante pronuncia nell’umile casa di Nazaret. Maria muta la sorte di Eva. La mela, si carica del suo simbolismo millenario, il peccato di Eva, la sua colpa di egoismo fino a “peccare” finalmente decade e viene trasformata in due morsi che sanciscono la CONDIVISIONE. La positività femminile è riabilitata, proprio alla maniera cortese medioevale nel quale periodo Eva/Maria veniva chiamata Madonna, ovvero “Mia Signora”

12 Stelle Corona di Maria

L8 dicembre del 1955 , TUTTI i Capi di Stato dell’Europa, tutti proprio tutti, approvarono il simbolo dell’Europa rappresentato dalla bandiera celeste con 12 stelle.

Fu Arsène Heitz, grafico, il vincitore del concorso europeo bandito a Strasburgo nel 1955. Egli impressionò favorevolmente la commissione giudicatrice presieduta da un belga di religione ebraica. L’azzurro e il bianco (le stelle nel bozzetto originale erano bianche poi sono diventate gialle) erano i colori della bandiera del neonato Stato d’Israele e simbolicamente le dodici stelle della Madonna uniscono il giudeo-cristianesimo.

La donna di Nazareth, in effetti, è la “Figlia di Sion” per eccellenza, è il legame tra Antico e Nuovo Testamento, mentre dodici sono i figli di Giacobbe e le tribù di Israele e dodici gli apostoli di Gesù. Ed è lui che spiega come è nata: “la bandiera europea nasce come un simbolo mariano. È poco noto, ma il suo disegno parla di Maria. È ispirato dal passo dell’Apocalisse in cui si parla delle dodici stelle: «Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle».

Gli Stati europei all’epoca erano solo sei, ma Arsène Heitz, senza rivelare la fonte che lo ispirò, spiegò che il numero dodici è un simbolo di pienezza, il dodici simboleggia la ricomposizione della totalità originaria. Nella Bibbia è il numero che rappresenta la diversità che si ritrova nell’unità. È per questo che Arsène Heitz chiese esplicitamente nel progetto che la bandiera non la si dovesse ritoccare se i membri avessero superato quel numero. Lo sapevate?

O anche questo sarà fonte di bagarre?

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