in COPERTINA
“La conversazione”, un film d’avanguardia del 1974
diretto da Francis Ford Coppola. È l’apice della carriera
interpretativa di Gene Hackman. La pellicola è stata insignita
della Palma d’oro al Festival di Cannes.
Nel 1995 il film è entrato nel National Film Registry (NFR) della
Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Gene Hackman, scomparso a Santa Fe a 95 anni, è stato uno dei volti più rappresentativi della “Hollywood New Wave” degli anni Settanta, un movimento che raccoglie una famiglia di autori come Coppola, Scorsese, Altman, Bogdanovich, Friedkin, Penn e via dicendo.
È da oltre 20 anni che Hackman non compare più sullo schermo e quindi potrebbe risultare un volto ignoto alla Gen Z, ma le generazioni precedenti, a partire dai boomers, serbano senz’altro un vivido ricordo di questo attore americano spesso ruvido, irruente e imponente.
È difficile non concordare con le parole di cordoglio di Tom Hanks nel suo ricordo: “Non è mai esistito un attore à la Gene Hackman. C’è stato solo Gene Hackman”. È vero, l’attore recentemente scomparso è stato davvero un pezzo unico, come lo è un meteorite caduto sulla terra.
Un finale à la Hackman
Potrebbe essere stata una banale fuga di gas, come sembra al momento, a privarci dell’attore, della moglie e del cane, ma la “scena del crimine” potrebbe davvero essere una scena frammento del sequel del film del 1974 diretto da Francis Ford Coppola.
“La Conversazione” (The Conversation), contiene grandissime innovazioni formali come l’utilizzo del sonoro e una straordinaria attualità di contenuto nel tema della sorveglianza, nell’analisi psicologica del protagonista ossessionato fino alla paranoia da quello che fa.
Il finale, poi, compete per l’Oscar del miglior excipit con film come “Zabriskie Point”, Professione Reporter”, “Il pianeta delle scimmie” (1960), “Psycho”, “Inception”, “Barton Fink” e perdonerete se ne ho dimenticati altri come quello sottilmente ambiguo di “Taxi Driver”.
Il punto di osservazione di Žižek
Secondo Žižek, il film a un certo punto – precisamente nella scena del bagno che fornisce a Caul, diremmo plasticamente e in modo scioccante, la ricercata prova dell’omicidio – entra chiaramente in un territorio hitchcockiano, stabilendo un “dialogo intrinseco” con “Psycho”.
Esso si estrinseca in un oggetto, lo scarico della doccia. In “Psycho”, questo elemento “tramite una dissolvenza si trasforma nell’occhio con il quale l’oggetto osservato ricambia lo sguardo vitreo di Marion”. La stessa dinamica visiva e simbolica avviene tra Caul e il water che tracima sangue.
In tutti i ruoli: l’everyman di Hollywood
In realtà agli inizi della carriera aveva lavorato in un’acciaieria, si era arruolato nei Marines e guadagnato da vivere come venditore di scarpe, camionista, portiere. Ottenne la sua prima parte di rilievo a 40 anni ed era considerato privo di talento tanto da essere licenziato dal set de “Il laureato”.
Un giudizio avventatissimo perché Hackman sta in qualsiasi personaggio: detenuto, sceriffo, detective, membro del Ku Klux Klan, operaio, spia, ministro, procuratore, boss mafioso, eroe di guerra, vedovo addolorato, comandante di sottomarino, allenatore di basket, presidente, padre assente.
Hackman poteva recitare, come De Niro, in qualsiasi ruolo: drammatico, brillante o farsesco, da villain o da buono, da protagonista o di supporto. Poteva fare dei camei straordinari. Con De Niro, più giovane di 15 anni e più basso di 12 cm, Hackman condivideva anche una certa inconfondibile andatura.
Nelle sue interpretazioni i buoni non sono sempre così simpatici e i cattivi, invece, possono esercitare un fascino magnetico. E come De Niro, che condivide questo suo tratto recitativo, “sembra vivere i suoi ruoli, non interpretarli”, osserva il critico McCarter.
Un riconoscimento parziale
Questa sua potente presenza scenica gli ha consegnato 5 nomination all’Oscar con due premi: uno per Popeye Doyle, il rozzo e implacabile poliziotto ne “Il braccio violento della legge” e il secondo per il feroce sceriffo Little Bill Daggett ne “Gli spietati”.
Più ricco il bottino di Golden Globe, ben 9 candidature con tre premi, tra cui quello alla carriera. È mancato, inspiegabilmente, l’analogo Oscar alla carriera per onorare i suoi oltre 100 film per il cinema e la televisione in 40 anni di attività, dal 1961 al 2004.
A questo punto però vorrei lasciarvi alle schede di un gruppo di film, reperibili sui servizi di streaming, che secondo Alex Marshall e Noel Murray del “New York Times” costituiscono i punti più alti della carriera di Gene Hackman. I film sono nell’ordine proposto dai due critici.
Buona visione!
IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE (The French Connection)
poliziesco / 1971 / 103 min
regia di William Friedkin
con Gene Hackman, Fernando Rey, Roy Scheider, Tony Lo Bianco
8 candidature all’Oscar con 5 premi (tra cui uno ad Hackman), 5 candidature al Golden Globe con 5 premi (tra cui uno ad Hackman),
Disney +, RaiPlay, YouTube
Il ruolo che lanciò Hackman fu quello del poliziotto Jimmy “Popeye” Doyle. Il critico Farber descrive il suo personaggio come “brutale, razzista, sboccato, meschino, compulsivo, lascivo”, ma aggiunge che “anche nei suoi aspetti più sgradevoli, resta profondamente umano”.
L’AVVENTURA DEL POSEIDON (The Poseidon Adventure)
catastrofico / 1972 / 117 min
tratto dal romanzo omonimo di Paul Gallico
regia di Ronald Neame
con Gene Hackman, Ernest Borgnine, Stella Stevens, Red Buttons
9 candidature all’Oscar con 2 premi, 4 candidature al Golden Globe con un premio
Amazon Prime, YouTube
Hackman interpreta il reverendo Scott, un eroe tragico che si mette alla testa di un gruppo di sopravvissuti dopo il capovolgimento del transatlantico per portarli in salvo. Ben Stiller ha scritto che la visione del film e l’interpretazione di Hackman lo hanno spinto verso la carriera di attore.
LA CONVERSAZIONE (The Conversation)
thriller / 1974 / 114 min
regia di Francis Ford Coppola
con Gene Hackman, John Cazale, Allen Garfield, Frederic Forrest
3 candidature all’Oscar, 4 al Golden Globe, Palma d’oro al Festival di Cannes
Paramount +, YouTube, Apple TV, Prime Video
La migliore interpretazione della sua carriera: un introverso esperto di sorveglianza che si destreggia con goffaggine nei rapporti sociali quotidiani. La sua paranoia istintiva assume forme maniacali durante un incarico particolarmente arduo.
GANGSTER STORY (Bonnie and Clyde)
poliziesco / 1967 / 111 min
regia di Arthur Penn
con Warren Beatty, Faye Dunaway, Hene Hackman, Michael J. Pollard, Estelle Parsons
10 candidature all’Oscar con 2 premi, 7 candidature al Golden Globe
YouTube, Apple TV, Prime Video
Il film che inaugura la “Nuova Hollywood”, lanciando nuovi talenti e registi ambiziosi. Hackman, nel ruolo di Buck, il fratello maggiore di Clyde, dà voce agli schietti abitanti del Midwest, sedotti dal fascino del fuorilegge e dalle imprese di Bonny e Clyde.
ANELLO DI SANGUE (I Never Sang for My Father)
drammatico / 1970 / 92 min
basato su un dramma teatrale di Robert Anderson.
regia di Gilbert Cates
con Gene Hackman, Melvyn Douglas, Dorothy Stickney, Estelle Parsons
Apple TV, Prime Video
Hackman interpreta un uomo di mezza età emotivamente irretito dal padre e incapace di affermare la propria identità e di trovare la forza per affrontare l’autoritario genitore che continua a rendergli impossibile la vita, lasciandolo in un limbo di insicurezze e rimpianti.
BERSAGLIO DI NOTTE (Night Moves)
thriller / 1975 / 100 min
regia di Arthur Penn
con Gene Hackman, Jennifer Warren, Edward Binns, Susan Clark
Daily Motion, Apple TV, Amazon Video
Un’atmosfera cupa e malinconica pervade il film, dove Hackman interpreta un detective privato impegnato in un’indagine molto complessa. Non è un film d’azione, piuttosto un film psicologico su un uomo in cerca della propria dignità con un’interpretazione da manuale dell’attore.
SUPERMAN
azione / 1978 / 183 min
tratto dal fumetto della DC Comics ideato da Jerry Siegel e Joe Shuster
regia di Richard Donner
con Christopher Reeve, Margot Kidder, Gene Hackman Marlon Brando
4 candidature all’Oscar con un premio, una candidatura al Golden Globe
NowTV, Apple TV
Negli anni ‘70, Hackman si afferma come uno degli attori più prolifici di Hollywood, come testimoniato dalla sua partecipazione alla saga di “Superman”. Durante le riprese del primo capitolo, nel ruolo del malvagio Lex Luthor, l’attore gira anche le scene per il sequel, “Superman II”.
COLPO VINCENTE (Hoosiers)
thriller / 1986 / 116 min
regia di David Anspaugh
con Gene Hackman Barbara Hershey, Dennis Hopper, Sheb Wooley
2 candidature all’Oscar, una al Golden Globe
Prime Video, Apple TV
Negli anni ’80, Hackman interpreta questo dramma sportivo che celebra il successo della modesta squadra di Basket di una piccola scuola dell’Indiana. L’attore, un allenatore determinato, la guida a una vittoria impossibile, mostrando che dagli errori si può imparare.
MISSISSIPPI BURNING – LE RADICI DELL’ODIO (Mississippi Burning)
drammatico / 1988 / 128 min
regia di Alan Parker
con Gene Hackman, Willem Dafoe, Frances McDormand, Brad Dourif
5 candidature all’Oscar con un premio, 4 candidature al Golden Globe, Orso d’argento al Festival di Berlino a Gene Hackman
Amazon Video, Apple TV, Chili
Il film più importante di Hackman negli anni ’80 è quello in cui interpreta, in modo plausibile e intenso, un agente dell’FBI che, nel Mississippi degli anni ’60, indaga senza troppi scrupoli e con coriacea determinazione sull’efferato delitto di tre attivisti per i diritti civili perpetrato dal Klu Klux Kan.
GLI SPIETATI (Unforgiven)
Western drammatico / 1992 / 131 min
regia di Clint Eastwood
con Gene Hackman, Clint Eastwood, Morgan Freeman, Richard Harris, Jaimz Woolvett
9 candidature all’Oscar con 4 premi (tra cui uno a Gene Hackman), 4 candidature al Golden Globe con un premio
Amazon Video, Apple TV, YouTube
Hackman veste i panni di un violento sceriffo di provincia che si confronta con alcuni cacciatori di taglie, tra cui quello interpretato da Clint Eastwood. Nella sua recensione, il critico Vincent Canby evidenzia un cambio nell’immagine dell’attore: “Non è più il bravo ragazzo di un tempo”.
ALLARME ROSSO (Crimson Tide)
guerra / 1992 / 116 min
regia di Tony Scott
con Denzel Washington, Gene Hackman, Matt Craven, Viggo Mortensen
3 candidature all’Oscar
Disney +, Daily Motion
Questo intenso dramma bellico deriva la sua forza narrativa dalla interpretazione di Hackman nei panni del capitano Ramsey, comandante di sottomarino che, in un momento decisivo della missione, sceglie di seguire l’istinto piuttosto che attenersi ai protocolli militari.
IL COLPO (Heist)
thriller / 2001 / 147 min
regia di David Mamet
con Gene Hackman, Danny DeVito, Delroy Lindo, Sam Rockwell, Rebecca Pidgeon
Prime Video, TIMvision
Nonostante il fallimento commerciale, questo piccolo gioiello noir di Mamet si rivela di brillante fattura con interpretazioni eccellenti. Hackman dà vita a un abile ladro dalla lingua affilata che lascia la comoda posizione da pensionato per impegnarsi in un ultimo colpo.
I TENENBAUM (The Royal Tenenbaums)
commedia / 2001 / 148 min
regia di Wes Anderson
con Gene Hackman, Anjelica Huston, Ben Stiller, Gwyneth Paltrow, Luke Wilson, Owen Wilson
Una candidatura all’Oscar, una al Golden Globe
Disney +, Amazon Video, Apple TV
Hackman ha conquistato sia la critica che gli spettatori anche con le sue prove nell’ambito della commedia. Nel 2001 si mette in luce in questo film di Wes Anderson interpretando un ex avvocato, espulso dall’ordine, che tenta di riallacciare i rapporti con i suoi stravaganti figli.