Aspettarsi l’inevitabile è un grande esercizio per la sopravvivenza. Ed è anche l’unica strada verso una futura, ancorché remotissima, possibilità di cambiare le cose.
Nell’era delle post-verità è necessario ragionare con attenzione. Il flusso di notizie a cui noi tutti siamo sovra-esposti rende difficile, e la cosa è voluta, percepire i pochi fatti importanti in mezzo a tanti dettagli, tante notizie, tanto rumore spacciato per comunicazione.
Non dimentichiamo che il flusso di fake news è uno dei maggiori mezzi con cui si attua il controllo sociale su base individuale. Non vi siete già scordati di Cambridge Analytica, vero?
E’ quindi utile, e Cassandra compie spesso questo esercizio, “allontanarsi” dalla questione, come in uno zoom cosmico all’indietro.
E non si tratta di compiere un allontanamento solo spaziale, ma anche e soprattutto nell’Infosfera e nel tempo.
E’ utile infatti analizzare una situazione che si vuole comprendere lavorando a grandi linee, e cercando fatti ed artefatti con le stesse caratteristiche, anche lontani nel tempo, anche lontani nell’Infosfera.
Lo zoom indietro nella dimensione tempo lo si può compiere semplicemente accedendo a fonti storiche, sia testi contemporanei di storia, sia documenti del passato.
Lo zoom indietro nell’Infosfera lo si può compiere passando da fonti documentali oggettive a fonti teoriche e/o speculative, fino ad arrivare ad opere di fantasia.
Persino i 24 incorruttibili lettori avranno qualche perplessità in merito a quanto sopra; bene, sappiate che il lavoro di profetessa richiede strane cose, ed utilizza strani metodi e strani strumenti.
Pensate a come il dottor Watson descriveva il modo di lavorare di Sherlock Holmes, dopo il loro primo incontro in “Uno studio in Rosso”. Per lui era un’eresia, una cosa inutile e priva di senso, eppure nei 4 romanzi e 56 racconti del “Canone” si rivelò funzionante meglio di qualsiasi altro.
Ora, il problema che Cassandra mette sul piatto oggi è in realtà semplice, anche perché aveva già cominciato ad occuparsene in una lontana esternazione del 2010 dal titolo quasi identico a questo, “La logica dell’Impero”.
Laggiù si “ragionava” della situazione italiana, paragonandola ad un romanzo di fantascienza del solito Heinlein, in cui veniva raccontato come una società capitalistica ed apparentemente “giusta” perdesse rapidamente queste caratteristiche, che sono evidentemente degli orpelli, delle sovrastrutture, e si trasformasse in una società schiavista appena le condizioni di opulenza divenivano situazioni sociali dure e competitive.
Oggi lo stesso tipo di “ragionamento” lo si può applicare alla logica con cui i tre Imperi attualmente (e nel prossimo futuro) esistenti, Federazione Russa, Stati Uniti d’America e Repubblica Popolare Cinese, si muoveranno nel mondo.
3, come 1984, è un numero che turba alcuni, a cui saranno certo venute in mente Eurasia, Estasia ed Oceania. Per coloro la lettura può anche terminare qui.
Per gli altri invece merita semplicemente aggiungere ed enunciare che il mondo di oggi, al netto della propaganda dei media e delle fake news che inquinano l’Infosfera, è evidentemente ormai tripartito. Lo è aldilà di ogni ragionevole dubbio, ed è destinato a restarlo a lungo.
Che i rimasugli del pianeta, inclusi quegli stati che oggi si illudono di essere un’Unione Europea, verranno più o meno rapidamente, più o meno completamente, assorbiti da uno dei tre imperi, con la conseguente morte di qualsiasi democrazia sostanziale.
Che i problemi del Pianeta, di cui nessuno si occuperà più se non per trarne vantaggio, renderanno una situazione dura ancora più dura.
E che il mondo diverrà quello che i cittadini, troppo impegnati ad autopromuoversi sui social, troppo convinti di vivere in una democrazia ed addirittura di avere dei “diritti”, hanno lasciato che diventasse, disinteressandosene completamente.
Buona fortuna.
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