IA: una bolla finanziaria fatta scoppiare in anticipo da Deep Seek?

Era difficile prevedere esattamente come e quando i giochetti da prestigiatori della finanza sugli LLM (o large language models) sarebbero finiti. Ora che, grazie, ai cinesi è successo, cosa può profetizzare Cassandra che non sia già stato detto?

Il Re è nudo, e l’Intelligenza Artificiale è solo una tecnologia informatica fatta di software, dati e datacenter. E Cassandra oggi ne scrive brevemente e, come spesso accade, in retroguardia.

Se non ve ne foste ancora accorti, è perché quello che si è letto e visto in giro non è causato da questioni tecnologiche, ma da qualcos’altro. E quindi della parte tecnologica semmai ne parleremo un’altra volta.

Dobbiamo infatti passare su un piano diverso e non informatico, e considerare il fatto che l’IA odierna sia principalmente un fenomeno finanziario e speculativo, cosa che con il collasso innescato dai cinesi è diventata piuttosto evidente.

Fin dall’inizio gli LLM sono stati un prodotto dotato di grande fascino ed apparenza, ben funzionanti per risolvere un insieme ristretto di problemi, come elaborare testi e costruire chatbot.

Ma appunto, essendo un prodotto “affascinante”, potevano essere venduti anche per “quello che non erano”. Venduti per risolvere problemi che non erano in grado di risolvere, nascondendo la loro incapacità “drogandoli” con immense quantità di denaro.

Ora, è pur vero che grazie ai miliardi di dollari ed ai chilowattora di cui sono stati nutriti, gli LLM sono migliorati al punto che, finché si tratta di chiacchierare, forniscono prestazioni eccezionali.

Ma la somministrazione di droga finanziaria è continuata, perché si millantava di renderli degli “oracoli”, dei risolutori di problemi di qualsiasi tipo, a cui si possono porre domande per ottenere risposte “vere”, non semplicemente “affidabili” o “probabili”.

Ripetiamo, giusto un’altra volta, che gli LLM non sono oracoli, e che, ad esempio, non sono minimamente in grado di risolvere problemi matematici, anche elementari.

Malgrado questo, legioni di strani individui continuavano e continuano incessantemente a propagandarli come tali, anche di fronte a prove e dimostrazioni del contrario.

Perché?

Lo scoppio della bolla finanziaria legata all’IA, bolla che aveva partorito mostri, come la crescita di una piccola azienda informatica come Nvidia ad azienda più capitalizzata del pianeta, per il solo fatto di non essere in grado di produrre un numero sufficiente di chip per soddisfare una fortissima richiesta (notata la contraddizione?) non poteva essere stabile, non poteva durare.

Ora, in maniera andreottiana è molto facile capire perché si è manovrato per creare una bolla speculativa paragonabile a quella delle Dot.com, scoppiata nel 2000. Per fare soldi. Semplicemente. Da parte di chi? Dei soliti noti del mondo della finanza. In che modo? Fregandosene completamente delle conseguenze.

La fascinazione di una tecnologia nuova, come gli LLM che “parlavano”, è stata artatamente usata per creare ed ingigantire aziende che erano in realtà entità quasi esclusivamente finanziarie, del tutto simili a quelle che sono scomparse il 10 marzo del 2000, quando la bolla di allora è scoppiata.

E questo sapendo benissimo che si stava creando una bolla che era destinata a scoppiare.

Non è a questo punto rilevante che siano stati proprio i cinesi, con la loro startup meravigliosa che ha partorito Deepseek, a farla scoppiare in anticipo. Loro l’hanno probabilmente fatto anche per ottenere un vantaggio politico, sfruttando l’’effetto “Sputnik”.

Ma questo non deve distrarre dal valore del gesto della Cina come atto di guerra finanziaria. Perché, nel caso che siate stati su un albero negli ultimi 80 anni, gli imperi si combattono tra loro anche in tempo di “pace”, anche guerreggiando sul piano finanziario. E non esistono solo i dazi e gli embarghi per far questo; anche far esplodere le bolle finanziarie quando nessuno se l’aspetta è un atto di guerra.

Vedetelo come un atto di guerra asimmetrica, tecnologia “eretica” contro finanza. Vedetelo come un evento in cui, per una volta, i cinesi sono “i buoni”.

Non ci sono dubbi che i 24 indefettibili lettori di Cassandra l’avranno ben seguita in questa esternazione, annuendo vigorosamente.

Restano da dire due cose, che sono così certe da rendere quasi disonorevole, per una profetessa, enunciarle.

La prima è che anche dopo essere stata smascherata, ancora una volta ed in maniera clamorosa, la speculazione finanziaria attorno agli LLM ed alle magnifiche sorti e progressive dell’IA continuerà nella massima misura possibile.

La seconda è che in questo atto di guerra finanziaria, i soldi generati dalla speculazione sono andati ai pochi, soliti noti, mentre i capitali persi finiranno certamente, in un modo o nell’altro, a carico dei molti, soliti poveracci.

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