Home Imprese&Lavoro Musk + COBOL = Cigno Nero

Musk + COBOL = Cigno Nero

80
0

Alcuni sanno che Musk è a capo del DOGE, pochissimi sanno cosa il DOGE dovrebbe fare, quasi nessuno sa cosa sta facendo. E se saltasse tutto?

Di Elon Musk si è già scritto troppo, e persino Cassandra, che in passato lo ha fatto più volte, oggi cerca di evitarlo, per quanto possibile.

E se raccontando la corsa allo spazio non ci si può esimere di parlare, e positivamente, del personaggio, oggi è altrettanto indispensabile farlo, in senso molto negativo, discutendo di cigni neri e catastrofi planetarie.

Ma non anticipiamo e procediamo con ordine.

Musk è stato elevato al rango di quasi-ministro dal quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti, che ha creato per lui il “The White House’s Department of Government Efficiency”, in breve DOGE, con il mandato di tagliare in modo sostanziale la spesa federale, che la maggior parte degli americani non poveri vede come il fumo negli occhi. Fin qui niente di così impressionante, almeno nel panorama di notizie di provenienza americana che riempiono quotidianamente i media.

Ma, un attimo, lo stanno facendo veramente???

La cosa che ha raggelato Cassandra, che l’ha immediatamente classificata come potenziale Cigno Nero, è proprio questa. Si, lo stanno facendo!

Il problema è che Musk, come la grande maggioranza dei tecnofili, pensa che le tecnologie informatiche possano risolvere i problemi delle persone. Ha quindi incaricato alcuni informatici del neocostituito DOGE, ovviamente scelti da lui, di apportare direttamente le modifiche necessarie al sistema informativo del Ministero del Tesoro degli Stati Uniti.

Quali ed esattamente per fare cosa nessuno lo sa. Si parla di implementare la possibilità di tagliare pagamenti, rendendo contemporaneamente difficile capire chi lo abbia fatto, ma la verità è che nessuno lo sa esattamente. Ed anche questo è parte del problema.

La persona individuata da Musk, un ex-programmatore di SpaceX di 25 anni, ha ottenuto dal Ministero del Tesoro i privilegi di amministratore sul sistema informativo del Ministero del Tesoro, ed ha iniziato ad inserire del nuovo codice, direttamente nel sistema informativo di produzione.

Cosa mai potrebbe andare storto?

Ora, Cassandra si rende perfettamente conto che chi non ha mai vissuto la realtà della gestione di sistemi informativi grandi e complessi, ma veramente grandi e complessi, e che gestiscono la vita delle persone, non possa sentirsi davvero agghiacciato da una notizia del genere.

Ma pensateci; il sistema informativo di cui sopra manda avanti i pagamenti di tutte le transazioni pubbliche, inclusi stipendi, pagamenti ai medici, sussidi di disoccupazione, acquisti di materie prime, movimenti di capitali, per cifre di trilioni di dollari. E si tratta di soldi veri, non di valori azionari o strumenti finanziari.

E parliamo di un sistema informativo legacy, certamente pieno di tecnologie degli anni ’60 e di programmi scritti, se va bene, in COBOL, che girano, se va bene, su mainframe, e che solo funzionari tecnici di lunga esperienza nel ministero riescono a gestire, muovendosi sempre con grande cautela ed apprensione.

La possibilità di incasinare un sistema informativo fatto di tantissimi sottosistemi eterogenei variamente configurati, ed integrati tra loro in tempi diversi e spesso in maniera artigianale, è davvero sempre presente. La massima cautela è perciò l’unico modo possibile per far stare in piedi le cose, testando e pianificando con la massima attenzione ogni operazione ed ogni modifica.

E questi già apprensivi impiegati del Ministero del Tesoro improvvisamente si sono accorti che un programmatore venticinquenne, assatanato ed eterodiretto, stava modificando il loro software direttamente in produzione, inserendo codice non testato, sviluppato da lui stesso in pochi giorni, e che dulcis in fundo non si sapeva nemmeno cosa facesse.

Dopo alcuni giorni di comprensibile scompiglio, hanno fatto causa al DOGE presso una corte federale, che ha immediatamente bloccato (almeno così pare) le più pericolose tra queste sconsiderate attività. E siamo arrivati ad oggi.

In questo articolo, pubblicato (non è uno scherzo) sul “Bullettin of the Atomic Scientist” trovate un buon riassunto della storia di questi quindici frenetici giorni.

Si, sono proprio quei signori che dal secolo scorso curano l’Orologio del Giorno del Giudizio, e che si sono sempre pre-occupati di guerra termonucleare globale, oggi invece si stanno preoccupando di questo programmatore venticinquenne, definendo la situazione che lo ha portato dove è ora una potenziale catastrofe planetaria. Un vero Cigno Nero.

Cosa succederebbe infatti se improvvisamente l’intero sistema informativo del Ministero del Tesoro della più grande potenza economica del pianeta cessasse di funzionare per un errore di programmazione, per un tasto sbagliato, o magari per un atto deliberato?

Si, ci sono quei signori del Ministero che se ne occupano da sempre, e così preoccupati da far causa preventivamente a Musk. Ma basterebbero? La situazione, dal punto di vista informatico, è diventata instabile come mai lo era stata in passato. Roba da Macchina del Giorno del Giudizio.

E davvero potrebbero esserci conseguenze su scala planetaria?

Si, perché, ad esempio, se rivolte e morte per inedia negli Stati Uniti, con la guardia nazionale che spara sugli affamati, rientrano nel novero delle possibili conseguenze “locali”, in questo caso parliamo di qualcosa di assai più grande.

Del potenziale collasso della finanza mondiale. Collasso innescato sì da un “problemino” ad un sistema informativo, ma le cui conseguenze economiche a cascata potrebbero travolgere il funzionamento dell’intera finanza planetaria.

E se smette di funzionare la finanza, si ferma tutto. Pensate al problema della semplice indisponibilità dei pagamenti elettronici, che tanto ha spaventato Svezia e Norvegia, fino al punto di raccomandare di avere sempre del contante in casa.

Ma se non potesse essere svolta NESSUNA transazione finanziaria?

Adesso anche a voi suona spaventoso, vero?

Scrivere a CassandraTwitterMastodon
Videorubrica “Quattro chiacchiere con Cassandra”
Lo Slog (Static Blog) di Cassandra
L’archivio di Cassandra: scuola, formazione e pensiero

Licenza d’utilizzo: i contenuti di questo articolo, dove non diversamente indicato, sono sotto licenza Creative Commons Attribuzione — Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0), tutte le informazioni di utilizzo del materiale sono disponibili a questo link.

Previous articleSID: Allegorie su Cartone
Next articleApoteosi di Cosimo I e George Washington: da Palazzo Vecchio al Campidoglio americano

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here