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Il vostro smartphone non esploderà ovvero Frankenthings: un genocidio nell’Internet delle Cose

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Primo tempo

Una buona notizia; mentre gli oggetti di uso comune esplodono intorno a noi, il vostro smartphone non esploderà

I profeti di sventura, con una certa soddisfazione, devono spesso passare all’incasso delle loro profezie avveratesi, perché la apparentemente scontata frase “Io ve l’avevo detto” fa parte del loro sporco lavoro.

E’ infatti il momento educativo in cui la sventura può essere trasformata in utile lezione per il futuro.

E questo sarà vero anche oggi, ma in una maniera sgradevole ai più.

Cari “più”, dovete cambiare, dovete cambiare nella vita di tutti i giorni, dovete cambiare nelle abitudini, dovete cambiare nella testa.

No, il vostro cellulare, con altissima probabilità, non esploderà, ma non perché non siete combattenti o siete lontani dal fronte.

Non esploderà perché nessuno ha bisogno di trasformarlo in un arma contro di voi riempiendolo di C4.

Il vostro cellulare è già oggi una sofisticata arma di tecnocontrollo che viene usata quotidianamente contro di voi, e nessuno la declasserà a semplice bomba radiocomandata, che sarebbe certamente meno utile.

Non è un caso, infatti, che la recentissima campagna di bombe radiocomandate utilizzate in Medio Oriente sia stata scatenata appena dopo che la fazione colpita aveva bandito l’utilizzo dei cellulari nella maniera più sensazionale possibile, con tanto di annuncio delle sue somme autorità. Aveva semplicemente e tardivamente riconosciuto l’utilizzo che ne veniva fatto da altri.

Allora, e solo allora, la fazione avversaria ha utilizzato gli oggetti sostituti ai cellulari che, non avendo un canale di ritorno, non hanno nessuna possibilità di essere utilizzati per intelligence, intercettazioni e tecnocontrollo, ma solo come relativamente stupide e precisissime armi di distruzione di massa.

Questo non vi fa pensare? Non vi mette a disagio? Non vi fa sentire in pericolo, ma non di saltare in aria? Non vi rende evidente la necessità di cambiare?

Tirate fuori di tasca il vostro smartphone e guardatelo con occhi nuovi. Sapete cosa dovete fare.

Secondo tempo

E’ vero, il vostro smartphone non esploderà, ma la vostra vita l’altro ieri è cambiata; Cassandra vi spiega il perché.

Quando una notizia è nuova e sensazionale succedono sempre due cose:

La prima è che i giornalisti, e più in generale i media, non capiscono nemmeno l’evidente, non sanno cosa riferire, dicono cose totalmente false e sbagliate.

Non sanno a chi chiedere, chiedono al cuggino che è un po’ acher, gli ci vogliono giorni prima di pensare a fare una telefonata alla persona giusta. E poi la notizia si sgonfia, e nessuno più ragiona e scrive del quadro generale.

La seconda è che il pubblico si lascia convincere dall’interpretazione riduttiva e sensazionalistica, si limita a sorridere riconoscendo errori marchiani, ne discute con il cuggino che è un po’ acher e poi passa alla notizia successiva. Nessuno ragiona, anche se non deve scrivere ma solo pensare, al quadro generale.

E’ questo invece il dovere, il duro lavoro, dei profeti.

Come Cassandra vi predica da oltre un decennio, ancora prima che ci fosse la parola giusta per descriverlo, l’Internet delle Cose è tra voi, è tutta intorno a voi.

Non siate voi a controllarla, lo credete soltanto, ma vi sbagliate.

Normalmente è l’IoT che si limita a controllarvi, anzi che permette ad un sacco di gente do controllare voi; già solo questo è un pericolo enorme ed un anatema sulla vostra vita presente, ed ancor più su quella dei vostri figli.

Ma da oggi sapete che, alla bisogna, può essere utilizzata anche per uccidervi.

Ieri era una profezia, oggi è storia.

Vi basta questo fatto per guardare con occhi diversi la vostra domotica, la vostra auto, il vostro televisore, qualsiasi cosa abbia dentro un computer e sia collegata a qualcos’altro con non importa quale canale di comunicazione?

E veniamo alla cronaca, anzi ai suoi effetti permanenti sul futuro.

Le caratteristiche dell’IoT sono state usate per trasformarne una piccola parte in un’arma di distruzione di massa di altissima precisione.

Vista dal freddo punto di vista della tattica militare, è stata prodotta una nuova arma di distruzione di massa a basso costo e di precisione quasi chirurgica.

Si tratta di una precisione molto migliore delle cosiddette “armi intelligenti”, che sono costosissime e precise solo “geometricamente”, ma uccidono molto più i civili che i combattenti, quindi per questo “nobile” scopo “precise” certo non sono.

Ma la cosa rivoluzionaria non è l’operazione di intelligence e di uso bellico di tecnologie quotidiane; è un argomento che possiamo lasciare ai salotti televisivi di livello intellettuale meno basso.

La cosa rivoluzionaria, di cui probabilmente nemmeno gli addetti ai lavori, per la maggior parte, si sono ancora accorti, è che i principi della guerra asimmetrica, fantasia, uso efficiente delle risorse, imprevedibilità, da sempre appannaggio del “contendente debole”, sono state oggi utilizzate dal “contendente forte”.

Infatti, chi ha detto che non poteva essere così? In futuro succederà sempre più spesso, e diventerà la norma. Sarà una delle tante armi che possono essere utilizzate da chiunque, anche dalle superpotenze, per tentare di vincere una sporca guerra.

A Cassandra, sempre proiettata verso il futuro, della cronaca presente in sé interessa poco.

Ma alle persone in generale questo argomento deve interessare. Tutti hanno qualcuno a cui non stanno simpatici. Anche se non vorremmo, anche i migliori di noi hanno “altri” che li considerano nemici, se non personalmente anche come “fazione”.

Purtroppo, da oggi, sarà necessario convivere in un mondo dove non sono le armi nucleari il pericolo maggiore, non sono gli aerei usati per abbattere i grattacieli, non sono i disperati convinti di migliorare il mondo facendosi esplodere accanto a voi.

No, saranno gli oggetti che vi circondano, le cose più semplici e più innocue, che come la bambola assassina del film horror, come il pistolero robot con la faccia di Yul Brinner del film di fantascienza, saranno usate per colpirvi a tradimento.

Come già tratteggiato in questo profetico articolo di Wired del 2014, e evidenziato nello stesso anno da Cassandra, l’IoT è fatta di Frankenthings; “Cose” dell’Internet delle Cose apparentemente innocue, ma da temere davvero e sempre!

E’ così, è stato dimostrato, non ci sono più dubbi!

Fatevene una ragione. E poi pensate ed agite di conseguenza.

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