Home Imprese&Lavoro EaaS vs Mutui Subprime: imparare dal passato per un mercato del credito...

EaaS vs Mutui Subprime: imparare dal passato per un mercato del credito industriale digitale

398
0

L’avvento dei contratti Equipmentas-a-Service (EaaS) nel settore industriale ha portato nuove opportunità, ma anche nuove sfide nella gestione dei rischi.

A differenza dei tradizionali modelli di acquisto di macchinari, l’EaaS richiede un approccio più dinamico e collaborativo alla mitigazione dei rischi perché, quando viene supportato dai dati generati da piattaforme IoT, permette di implementare modelli di pricing basati sull’utilizzo effettivo dei macchinari, offrendo anche vantaggi significativi in termini di gestione del rischio, quali:

Monitoraggio in tempo reale: L’IoT permette di anticipare problemi e ottimizzare la manutenzione.
Flessibilità: Possibilità di adattare i contratti in base alle esigenze dei clienti.
Diversificazione: Il modello di servizio può distribuire il rischio su una base di clienti più ampia.

Questo approccio allinea gli interessi del fornitore e del cliente, incoraggiando un uso efficiente delle risorse.

I contratti EaaS presentano nuove sfide in termini di gestione del rischio finanziario e offrono strumenti innovativi per mitigare e gestire questi rischi in modo più efficace rispetto ai modelli di finanziamento tradizionali.

Per comprendere al meglio la portata dell’innovazione portata da EaaS coniugata con IOT, ripercorriamo un chiaro caso di azzardo morale, come la crisi dei mutui subprime, per trarne lezioni funzionali alla qualificazione del mercato dei Crediti EaaS.

L’azzardo morale nei mutui subprime si è manifestato in diversi modi lungo la catena del credito con alcuni elementi significativi:

I brokers e gli istituti di credito erano incentivati a concedere il maggior numero possibile di mutui, indipendentemente dalla capacità di rimborso del mutuatario e venivano offerti mutui con condizioni iniziali allettanti (es. tassi teaser) che diventavano insostenibili nel tempo.
Alcuni mutuatari erano incentivati ad accettare prestiti che sapevano di non poter sostenere nel lungo termine.
In caso di apprezzamento immobiliare, potevano beneficiare del rialzo. In caso di ribasso, potevano abbandonare l’immobile con perdite limitate (soprattutto negli stati con leggi non recourse).
Le banche potevano cedere i mutui attraverso la cartolarizzazione, trasferendo il rischio di credito agli investitori e questo riduceva l’incentivo a valutare accuratamente il merito creditizio dei mutuatari.
Le agenzie di rating, pagate dalle stesse istituzioni finanziarie che creavano i prodotti strutturati, erano in conflitto di interessi, tendendo a sovrastimare la qualità dei titoli cartolarizzati per mantenere i clienti.
Molti investitori istituzionali si affidavano acriticamente ai rating, senza condurre due diligence indipendenti e la ricerca di rendimenti elevati portava a sottovalutare i rischi effettivi.
Le compagnie assicurative offrivano credit default swaps (CDS) sui titoli cartolarizzati, sottovalutando il rischio sistemico, senza avere riserve sufficienti per coprire le perdite in caso di default generalizzato.
La mancanza di una regolamentazione adeguata e di supervisione ha permesso il proliferare di pratiche rischiose e c’è stata una sottovalutazione del rischio sistemico nel settore immobiliare e finanziario.
L’azzardo morale a ogni livello si amplificava, creando un sistema sempre più fragile e interconnesso e quando i prezzi delle case hanno smesso di salire e i tassi sono aumentati, l’intero sistema ha iniziato a collassare.

Questo sistema ha portato a una sottovalutazione massiccia del rischio reale nel sistema finanziario, contribuendo in modo significativo alla crisi finanziaria del 2008.

La lezione principale è stata l’importanza di mantenere la responsabilità lungo l’intera catena del credito.

Vediamo ora i principali ambiti di valutazione comparata tra mutui Subprime e contratti EaaS:

1. Natura degli asset:

Subprime: sono basati su proprietà immobiliari, asset relativamente illiquidi e soggetti a fluttuazioni di mercato.
EaaS: riguardano macchinari industriali, asset tangibili con valore d’uso immediato e misurabile.

2. Trasparenza e monitoraggio:

Subprime: scarsa trasparenza, valutazioni sporadiche e spesso soggettive del valore degli immobili.
EaaS: monitoraggio continuo tramite IoT, dati in tempo reale sull’utilizzo e le prestazioni dei macchinari.

3. Complessità finanziaria:

Subprime: spesso cartolarizzati in strumenti finanziari complessi, oscurando i rischi sottostanti.
EaaS: generalmente più semplici, con un legame diretto tra l’asset e il contratto di servizio.

4. Allineamento degli obbiettivi:

Subprime: forte disallineamento tra chi originava il mutuo, chi lo cartolarizzava e chi alla fine ne sopportava il rischio.
EaaS: potenzialmente migliore allineamento, dato che il fornitore ha interesse nel corretto funzionamento del macchinario.

5. Ciclo di vita del credito:

Subprime: lungo termine, con rischi che si accumulano nel tempo e difficilmente gestibili.
EaaS: ciclo di medio termine (3-5 anni), più breve e flessibile, con possibilità di adeguamenti basati sui dati di utilizzo.

6. Valutazione del rischio:

Subprime: Basata su scoring creditizi statici e spesso inadeguati.
EaaS: incorpora dati operativi in tempo reale per una valutazione dinamica del rischio e delle performance del contratto.

7. Impatto sistemico:

Subprime: rischio sistemico elevato a causa della diffusa cartolarizzazione e interconnessione finanziaria.
EaaS: rischio più contenuto e localizzato, legato a specifici settori industriali.

8. Regolamentazione:

Subprime: regolamentazione inadeguata che ha contribuito alla crisi.
EaaS: potenziale per una regolamentazione più mirata, basata su dati oggettivi e monitoraggio continuo.

Queste differenze suggeriscono che, sebbene i contratti EaaS possano presentare alcuni nuovi rischi da considerare (soprattutto quelli inerenti al corretto funzionamento dei macchinari oggetto del contratto), la loro natura e il contesto tecnologico in cui operano, offrono potenzialmente maggiori salvaguardie rispetto al sistema dei mutui subprime, in particolare analizzando la mitigazione dei rischi nei contratti Equipmentas-a-Service (EaaS)

Decliniamo di seguito i due elementi chiave compongono la mitigazione dei rischi endogena ai contratti EaaS con IOT: l’utilizzo intelligente dei dati IoT e la strutturazione strategica dei contratti.

A) Utilizzo intelligente dei dati IoT

1. Pricing dinamico:

L’IoT permette di implementare modelli di pricing basati sull’utilizzo effettivo dei macchinari. Ad esempio, un’azienda manifatturiera potrebbe pagare in base alle ore di funzionamento di una macchina o al numero di unità prodotte, incentivando l’ottimizzazione della produzione.

2. Manutenzione predittiva:

I sensori IoT possono monitorare continuamente le condizioni dei macchinari, permettendo di prevedere e prevenire i guasti prima che si verifichino. Questo non solo riduce i tempi di inattività, ma anche i costi di manutenzione per entrambe le parti. Un sistema di allerta precoce può segnalare quando un componente sta per usurarsi, consentendo interventi tempestivi e mirati.

3. Ottimizzazione delle prestazioni:

L’analisi dei dati raccolti può rivelare pattern di utilizzo inefficienti o opportunità di miglioramento. Il fornitore può quindi offrire consulenze o aggiornamenti mirati, aumentando il valore del servizio per il cliente e potenzialmente generando ricavi aggiuntivi.

B) Strutturazione strategica dei contratti

1. Clausole di condivisione dei rischi e dei benefici:

I contratti EaaS possono includere meccanismi di condivisione dei rischi e dei benefici. Ad esempio, se l’efficienza operativa supera un certo livello, i risparmi potrebbero essere suddivisi tra fornitore e cliente. Allo stesso modo, penali per tempi di inattività eccessivi possono incentivare il fornitore a garantire la massima affidabilità.

2. Incentivi per l’uso efficiente:

I contratti possono prevedere sconti o bonus per i clienti che mantengono i macchinari in condizioni ottimali o che li utilizzano in modo particolarmente efficiente. Questo potrebbe includere formazione del personale sull’uso corretto delle attrezzature o l’adozione di pratiche di manutenzione raccomandate.

3. Flessibilità contrattuale:

Data la natura dinamica dell’IoT e dell’industria 4.0, i contratti EaaS dovrebbero includere clausole di revisione periodica. Questo permette di adattare i termini in base ai dati raccolti e alle mutevoli esigenze di business, garantendo che il contratto rimanga vantaggioso per entrambe le parti nel tempo.

4. Trasparenza e accesso ai dati:

Il contratto dovrebbe specificare chiaramente quali dati vengono raccolti, come vengono utilizzati e chi vi ha accesso. Garantire al cliente un certo livello di accesso e controllo sui propri dati operativi può aumentare la fiducia e ridurre le asimmetrie informative.

5. Protezione della proprietà intellettuale:

Poiché i dati raccolti possono contenere informazioni sensibili sui processi produttivi del cliente, è fondamentale includere robuste clausole di riservatezza e protezione della proprietà intellettuale.

Considerazioni finali

I contratti EaaS presentano un profilo di rischio inferiore rispetto ai mutui Subprime, principalmente grazie alla maggiore trasparenza, al monitoraggio continuo e all’allineamento degli obbiettivi. Tuttavia, è importante notare che anche i contratti EaaS non sono esenti da rischi e potrebbero presentare nuove sfide non ancora pienamente comprese.

La mitigazione dei rischi nei contratti EaaS richiede un approccio più articolato rispetto ai mutui Subprime, che sfrutti le potenzialità dell’IoT e una strutturazione contrattuale intelligente.

Combinando dati in tempo reale, analisi predittive ed obbiettivi allineati, è possibile creare un ecosistema in cui sia il fornitore che il cliente sono motivati a massimizzare l’efficienza e il valore del servizio.

Questo non solo riduce i rischi operativi e finanziari, ma può anche portare a una relazione commerciale più solida e vantaggiosa per entrambe le parti.

La chiave del successo sta nel trovare il giusto equilibrio tra flessibilità e protezione, sfruttando la tecnologia per creare trasparenza e fiducia reciproca.

Con l’evoluzione continua dell’IoT e dell’intelligenza artificiale, è possibile generare nuovi modelli di mitigazione dei rischi (come Paradigmix) che permettono di governare e tracciare rischi, performances e responsabilità lungo l’intera catena del credito, fattore che abbiamo visto sia stato il principale fattore critico di insuccesso dei mutui Subprime.

In conclusione, due valutazioni da parte di società internazionali di ricerca di mercato:

1. Il mercato dei macchinari connessi (EaaS) crescerà  a $131B entro il 2025, con il 35% CAGR   (IoT Analytics)
2. Entro il 2026, le organizzazioni del G20 genereranno il 40% del fatturato totale da prodotti, servizi ed esperienze digitali (IDC).
Previous article“Zolletta. Buongiornounca&&o” di Florinda Cerrito
Next articleTecnologia ubiqua e analfabetismo tecnologico

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here