In questo periodo, Cassandra si sente in colpa quando scrive cose diverse dal mettere in guardia contro le false intelligenze artificiali. D’altra parte su questo tema ha già scritto tanto, forse abbastanza, forse addirittura troppo!
Quindi, visto che il cavallo è già dentro le mura, e tutti quelli a cui interessa possono sentire i risolini che vengono da dentro, aspettando che cali la notte ed inizino gli incendi, non ci resta che utilizzare bene il tempo che rimane.
E cosa meglio che raccontare una buona e bella notiziola, che indica e conferma una direzione precisa e virtuosa? Eccola qui.
L’importanza del diritto di riparare e del riciclo di tutto, incluse le apparecchiature elettroniche, sono questioni ormai dettagliatamente esposte in queste pagine, note persino ai passanti casuali, e che rischiano anche di annoiare i 24 indefessi lettori.
Allora sintetizziamo al massimo. Riciclare il più possibile è la miglior forma di esemplare ecologismo. Riciclare apparecchiature elettroniche, la cui produzione è particolarmente inquinante, allo scopo di farle durare di più, è molto efficace. Scegliere di comprare fin dall’inizio cose durevoli e riparabili è particolarmente efficace.
Per questo motivo, quasi 6 anni fa Cassandra scelse di comprare lo smartphone più riparabile del mondo, all’epoca un Fairphone 3+, che nasceva per essere apribile, smontabile e facilmente riparabile, e per cui venivano forniti a prezzi bassi tutti i pezzi di pezzi di ricambio.
La storia di Cassandra, dopo aver sperimentato personalmente anche una riparazione, è stata di grande successo e soddisfazione.
Oggi tuttavia, leggendo un post nel forum degli utenti Fairphone, ha appreso, con un po’ di stupore e di vergogna per la propria mancanza di immaginazione, un ulteriore passo sulla strada virtuosa della riparazione.
Chi volesse accedere direttamente alla fonte della “notizia” (in inglese), può farlo in questo post.
Il fatto è semplicissimo e facilmente imitabile. Il proprietario di un Fairphone 3+, ormai vetusto (n-2), ha avuto un guasto grave, ed ha scoperto che, purtroppo, il pezzo di ricambio che gli necessitava era esaurito, e non se ne prevedevano ulteriori produzioni. Anche le aziende più virtuose devono talvolta soggiacere ai limiti commerciali delle tecnologie.
Lo sfortunato ma virtuoso possessore del telefono ha quindi deciso che per lui era giunto il momento di passare ad uno smartphone nuovo.
Ma invece di limitarsi a smaltire correttamente quello vecchio, ha avuto un idea semplice, virtuosa e (come dicono gli americani) win-win.
Valendosi della possibilità di smontare completamente il telefonino, e sapendo della scarsezza di ricambi di quel modello, ha messo in vendita i pezzi usati sul forum, che sono andati subito a ruba. Con questa originale “vendita di organi” ha tratto un meritato guadagno, ha permesso a molti altri telefonini di durare ancora, ed ha indicato un’ulteriore, conveniente ed esemplare tappa nel virtuoso viaggio del riuso e della riparazione.
Storia da imitare!
In effetti la stessa Cassandra, in passato, aveva fatto una cosa simile, regalando (con rimborso delle spese di spedizione), e non mettendo in vendita, i pezzi di un coniglietto “Nabaztag”, irrecuperabile perché guasto proprio in una parte non riparabile ed irreperibile.
Ma a questa cosa non aveva mai pensato, ed ha preso buona nota della storia per quando arriverà il momento del trapasso del suo prediletto Fairphone 3+
Di tutta questa storia prendete esempio e nota anche voi. Cassandra vi ha anche preparato una lista degli articoli che ha scritto su questo tema. La trovate qui.
Enjoy!
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