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Elon Musk come Prometeo

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Prometeo ha donato il fuoco agli uomini … ma la sua storia può insegnarci ancora qualcosa?
Prometeo pagò caro il dono del fuoco agli uomini. Incatenato da Giove e condannato ad avere il fegato divorato per l’eternità da un’aquila. Per fortuna, dopo molto tempo, Ercole passò di lì e lo liberò, quindi il merito fu alla fine ricompensato.

Pensandoci bene tuttavia, il dono del fuoco non è stato solo un dono; come tutte le tecnologie “dual-use” è stato anche una maledizione. Ma di sicuro i doni di Prometeo hanno dato agli uomini più possibilità, inclusa quella della libera scelta.

“Libera scelta”, sì; non tutti hanno letto interamente il mito di Prometeo, che era infatti ancora più generoso. Prima della faccenda del fuoco, aveva partecipato alla creazione dell’uomo e, contro il parere degli altri dei, gli aveva dato i doni dell’intelligenza e della memoria, rubandoli (birichino) ad Atena.

Ecco, Cassandra ha sempre pensato che questi ultimi fossero quelli per cui meritava di essere definito “generoso”. Anche se, a ben guardare, pur avendo contribuito a definire l’Uomo in maniera sostanziale, sono stati doni “dual-use”; parte dono e parte maledizione.
Detto questo, che nulla è se non la solita, cassandresca e lunghissima introduzione, veniamo all’argomento principale.

Elon Musk è ormai noto ai più solo per le questioni legate a Twitter/X, social in passato meno tossico di altri, che lui ha acquistato e su cui ha fatto sostanziali cambiamenti. Di tutto questo, a Cassandra non gliene potrebbe fregare di meno, ed anzi, pensa che così dovrebbe essere anche per voi.

Si, perché se della persona si deve parlare, sono ben altre le sue “imprese” delle quali discutere.
“Ah, ecco — diranno alcuni dei 24 irritati lettori — ora Cassandra ci dirà che Elon ha donato la Tesla agli uomini”.
Tranquilli! No, e per due diversi motivi.

Il primo è che l’auto elettrica, per i problemi legati al cambiamento climatico, è una vera maledizione. Investimenti volutamente sbagliati, sottratti a soluzioni vere che funzionerebbero certamente.

Il secondo è che, nella sua attuale incarnazione, un veicolo elettrico è non solo uno spreco di risorse, ma anche un ulteriore contributo alla creazione di una società basata sul tecnocontrollo. Ma ci fermiamo qui.
Si, perché se vogliamo fare un parallelo tra Prometeo ed una personalità complessa come Elon Musk, con una storia di realizzazioni stupefacente, dobbiamo parlare di altro, e non del fatto che sia un survivalista o che talvolta licenzi in tronco i suoi dipendenti.

Dell’uomo Elon, a parte chi volesse esprimergli sentimenti di gratitudine, di odio, od ambedue, a Cassandra ne frega il giusto. Parliamo invece delle cose pratiche da lui create o causate.

Il dono del fuoco di Elon agli uomini esiste, ed è quello dei vettori spaziali riutilizzabili di SpaceX; infatti questi, oltre a realizzare i sogni di tanti diversamente giovani appassionati di fantascienza d’antan, riaprono la corsa allo spazio, chiusa dopo l’inutile follia tecnologica del programma Apollo. E non si può dire che il fuoco non ne faccia parte…

Ma, come quelli dell’intelligenza e della memoria di Prometeo, i doni importanti, potenti e pericolosi di Elon, sono altri; uno ormai sulla bocca di tutti, OpenAI, l’altro, solo di recente approdato sui media, Neuralink.

Ecco, Cassandra ammonisce che non della sola intelligenza artificiale ci si dovrebbe preoccupare, cosa peraltro giustissima, visto l’uso che il tecnocapitalismo ne sta facendo.

No, è dell’integrazione uomo-macchina e del “potenziamento” della mente tramite l’IA che ci si dovrebbe preoccupare, ora che forse siamo ancora in tempo.
Anche se solo futuribili (ma per quanto?) questi “doni”, che cominciano a sembrare possibili, aprono questioni concettualmente inesplorate, le più probabili delle quali a Cassandra fanno accapponare la pelle.

Al solito, non per la tecnologia di per sé, ma per l’uso che una società fondamentalmente malata come quella attuale ne farebbe certamente. Le solite cose, già viste e riviste, nella storia ed oggi; controllo delle persone e schiavitù.

Cassandra non vorrebbe dover smettere di citare la sua prediletta Skynet, contro cui almeno si può combattere e forse vincere, e dover invece iniziare a citare i Borg e Matrix…

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