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I Social ai tempi di GPT-3 (intelligenza artificiale)

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Cosa succederà di qui a poco non lo sa nemmeno Cassandra, che ha però qualcosa da dire su quello che si dovrebbe temere.

D’accordo, chi non pratica i social, apparentemente non dovrebbe avere l’autorità di parlarne.

Si potrebbe dire lo stesso anche per chi non è un esperto di falsa “Intelligenza Artificiale”.

Ed invece le cose non stanno in questi termini.

La prospettiva degli utenti e degli addetti ai lavori è drasticamente alterata dai loro ruoli particolari; quindi certi contributi al dibattito su questi argomenti non possono venire se non da persone “esterne”.

Non da “Utenti”. Non da “Esperti”. Solo da “persone bene informate”.

E nel caso delle nuove tecnologie questo è particolarmente vero, come dimostra la fascinazione di cui cadono spesso vittime anche persone oneste, colte ed intelligenti, che talvolta non riescono più ad uscirne.

Per parlare dell’argomento di oggi, Cassandra si trova quindi in una situazione ideale: lei non pratica, se non in misura minima i social; non è esperta di falsa “Intelligenza Artificiale”; ha inoltre in passato scontato sulla propria pelle cosa significhi essere eccessivamente affascinata dalle tecnologie.

E’ quindi in grado rispondere alla domanda che ha ispirato il titolo, che può essere meglio formulata così:

“Ha ancora senso utilizzare i social per cercare di relazionarsi con altri esseri umani, quando ci sono probabilità crescenti di relazionarsi invece con altre entità non benevole, od addirittura con il nulla?”

Partiamo dall’inizio.

I social li conoscono tutti; la parte più pericolosa dei social sono le cosiddette “Timeline” o liste di scorrimento, in cui vengono visualizzate news ed informazioni “profilate” secondo le caratteristiche del particolare utente. Non per nulla vengono sempre mostrate appena un utente si collega.

La giustificazione “evergreen” è che la profilazione serve “solo” a fornire informazioni più interessanti e pubblicità mirata. Si, certo, e la Luna è fatta di formaggio verde.

Per fortuna dal 2016 e dall’esplosione dell’affaire Cambridge Analytica, è storia, dimostrata ed incontrovertibile che la profilazione sui social serve a manipolare in maniera mirata le singole persone, al fine di fargli compiere azioni decise da chi acquista i servizi di manipolazione.

Servizi che vengono venduti da tutti, TUTTI gli attori dell’ecosistema dei social, che non sono, ovviamente, gli utenti. Ma su questo aspetto dobbiamo fermarci qui.

Tra le varie false “Intelligenze Artificiali” un grandissimo successo sta riscuotendo chatGPT, una versione “dimostrativa” di GPT-3, a sua volta un prodotto di OpenAI, azienda la cui genesi e composizione richiederebbe un articolo a parte.

Qui basti dire che OpenAI, offrendo la possibilità al grande pubblico di interagire con il software GPT-3, che è un “un modello linguistico avanzato” o più esattamente un Trasformatore Generativo Pre-allenato, ha attuato la più grande campagna pubblicitaria che il settore delle false Intelligenze Artificiali abbia mai visto.

Fermiamoci un attimo.

Poteva Cassandra tirarsi indietro e non scendere, almeno questa volta, in campo? Certo che no!

Ed infatti si è registrata sul sito di OpenAI, ha dato una veloce occhiata, inorridendo, alle condizioni di uso del servizio (ma anche qui ci vorrebbe un articolo a parte) ed ha sfidato il Moloch su un argomento di cui è la massima esperta vivente.

Gli ha chiesto candidamente

Conosci un autore chiamato Marco Calamari, che scrive con lo pseudonimo di Cassandra?

Ha ricevuto questa dotta e ben formulata risposta:

Marco Calamari è uno scrittore italiano che scrive principalmente fantasy. Ha pubblicato diversi romanzi con lo pseudonimo di “Cassandra”, tra cui la trilogia “Sette Leghe sotto il Mare”, “Il Re delle Ombre” e la serie “La Stirpe del Vento”. La sua opera più recente è “Il Regno delle Ombre”, una saga fantasy composta da due libri. I suoi lavori sono stati tradotti in diverse lingue e hanno vinto numerosi premi letterari. Calamari ha anche scritto alcune raccolte di racconti fantasy e alcune opere di narrativa per adulti. È anche un noto membro della scena fantasy italiana ed è uno degli autori più prolifici del suo genere.”

Ora, anche se non siete intimi dell’alter-ego fisico di Cassandra, anche se non siete tra i suoi abituali 24 informatissimi lettori, Cassandra vi sfida a trovare qualcosa di vero in questo fluente testo. Googlando in giro al massimo potrete incorrere nelle ire del commissario Armand Gamache e della sua autrice.

Ma cosa è successo? GPT-3, da quel mostro di statistica cancerosa che è, ha tirato fuori dalle ceneri di tutti i testi che gli sono stati riversati dentro il meglio di quello che è in grado di fare.

Non fatti reali, anche se li ha digeriti tutti, ma solo un testo “credibile” che fosse la continuazione, ed in questo caso la risposta, ad un testo dato, in questo caso la domanda. Lui Cassandra ed il suo alter-ego li conosce, ma li ha “digeriti” male.

Non ha scritto informazioni vere perché, non “conoscendo” niente di quello che ha digerito … oops, di quello con cui è stato allenato, non può offrire, se non occasionalmente, risposte corrette, visto che non “comprende” le domande.

Ed essendo utilizzato per una campagna pubblicitaria, GPT-3, anzi il suo frontend chatGPT, viene fatto evolvere, grazie a continue modifiche ed a filtraggi di input e di output, che permettono di evitare gli argomenti discutibili o “politically scorrect”.

Di queste modifiche — certamente non dirette contro di lui — è caduto vittima anche il mio alter-ego, che ora, ripetendo la domanda, risulta per chatGPT un perfetto sconosciuto.

Ed abbiamo detto tutto quello che ci serviva.

Concludiamo. Utilizzando i social come una chat con amici o conoscenti, pagate solo un prezzo altissimo in termini di privacy, sia vostra che dei vostri corrispondenti, ma contenti voi…

Utilizzando invece i social come una fonte di informazione, tramite le loro Timeline, offrite a terzi la possibilità di programmare direttamente il vostro cervello, di caricarci sopra le idee a comando, di farvi vedere una realtà costruita, di farvi agire a comando, proprio come utilizzando la presa cervicale di Neo.

Ma da ora in poi la probabilità che le notizie provenienti dai social, ed anche in misura minore dagli altri media, siano notizie “costruite” tramite i fratelli ed i nipoti di GPT-3 cresceranno a dismisura, fino a diventare quasi una certezza.

Le persone sottopagate e sfruttate che oggi generano un tanto al chilo, pagati qualche euro a “pezzo”, le “notizie” che vi vengono fornite tramite i social e le altre timeline (come quella di Google), verranno spazzate via, e sostituite da capaci e controllatissime false Intelligenze Artificiali, in grado di prendere le notizie di agenzia e trasformarle in pezzi ben scritti e senza errori di grammatica … e di nessun valore informativo.

Peccato per questi lavoratori dell’informazione che, come i linotipisti ed i letturisti di contatori, dovranno trovarsi in massa un’altra occupazione.

Peccato per gli operatori di call center e di help desk di primo livello, che saranno sostituiti da chatbot, in questo caso magari più efficienti di loro.

Ma che ne sarà della massa degli utenti dei social?

Quelli che, tranne per le ricette che mammà invia (e che potrebbe inviare per email), perderanno ancora di più il loro contatto con la realtà, e si faranno installare una presa cervicale ancora più veloce ed efficiente per poter essere meglio controllati e fatti agire a comando.

E che ne sarà di tutti noi, abitanti volenti o nolenti di questa società e di questo pianeta?

Cassandra non vuole terrorizzare nessuno, ma solo rivolgervi un appello.

Per favore, pensateci.

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2 COMMENTS

  1. Caro Marco, ho ricordato questo tuo splendido articolo solo “dopo” essermi iscritto a chatbot AI per 33 euro l’anno. Una mezza delusione anche perché non capisco la differenza con internet. Poi ho chiesto di me e non ha potuto rispondermi, non sono nessuno mi ha detto. Pace, buttati un pò di soldi sull’altare dei falsi miti tech.

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