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Economia&Finanza Verde intervistata da Radio 24 su come migliorare la vita dei borghi

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Unisco il link alla mia intervista di ieri a Si può fare di Radio 24, sul rilancio dei borghi, tema già oggetto di articoli su questa piattaforma a firma, oltre che mia, del Professor Zeffiro Ciuffoletti, storico dell’economia, e del Professor Francesco Ferrini, della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze.

Alle cortesi e puntuali domande della intervistatrice Laura Bettini ho risposto, evidenziando i benefici della creazione di supermercati di servizi per assicurare l’accesso on line a quelli essenziali (sanitari, della pubblica amministrazione, culturali, etc) a vantaggio degli abitanti storici dei borghi e di quelli che intendono seguire il richiamo del ritorno a una vita meno stressante.

Si deve anche cogliere questa opportunità per migliorare il grado di socialità tra abitanti vecchi e nuovi delle comunità minori. Cosicché queste infrastrutture, opportunamente assistite da personale formato, potranno distribuire anche servizi da fruire collettivamente da remoto quali spettacoli, conferenze (ad esempio, di educazione digitale o finanziaria) e corsi di formazione professionale. E tanto altro.

La progettualità e l’esecuzione di iniziative della specie viene oggi assecondata da incentivi finanziari europei e nazionali, consentendo anche l’impiego di giovani.

Economia&FinanzaVerde, cui fa capo il marchio registrato Borghi Toscani, è già impegnata nella realizzazione di un prototipo della infrastruttura, battezzata Punto Borgosmart.

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3 COMMENTS

  1. La città avanzando ha preso dentro interi borghi agricoli con le case coloniche e la chiesa ornata di campanile. In fondo al viale, lontanissimo, è riconoscibile proprio una casa colonica, per l’architettura bassa, il colore denso e antico dei muri marroni. Le fabbriche sono nate dai prati, dalla terra; ma la campagna distrutta, debole e pallida come il cielo d’inverno, sembra che non si difenda e che non la rimpianga più nessuno.

  2. Le trasformazioni dei radicali mutamenti socio-economiche dei mondi rurali e dinamiche dell’urbanizzazione in Italia che abbiamo vissuto che sconvolgono la vita e il costume dell’uomo, il ricordo e il riscatto di una società in parte decomposta, in parte trasformata non poteva nascondere un velo di amarezza e una nota, se pur misurata, di profonda nostalgia.
    La stessa che l’uomo sempre avverte quando deve trasferire le proprie radici in abiti diversi, senza analizzare a fondo tutte le componenti (economiche, sociali, urbanistiche e politiche), ovvero saldo naturale e soprattutto migratorio, mettendole in diretta relazione con molteplici aspetti di natura socio-economica quali ricerca e domanda lavorativa, condizione economica generale, costi della vita, tipologie di reti relazionali e forme di capitale sociale (anche in considerazione delle nuove tecnologie di comunicazione), prezzi degli immobili, pendolarismo, strutture familiari e molti altri ancora. In grado di influire su questo importante aspetto demografico, è fondamentale capire con che tipo di terreno ha che fare, se vuole affrontare un successo le grandi novità o sopravvivere come può alle grandi catastrofi e sa che poco o nulla potrà salvare del proprio passato.

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