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Vita di una società benefit ai tempi della pandemia

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Apriamo questa rubrica presentando alcuni modelli di business virtuosi. In particolare, scopriamo le società benefit ai tempi del Covid-19 e le loro best practices messe in atto in questa emergenza a favore dei loro lavoratori e del loro territorio. L’obiettivo è quello di far comprendere, attraverso alcune testimonianze, come l’imprenditorialità “benefit” sia resiliente e sostenibile anche nei momenti difficili come quello in cui improvvisamente tutto il mondo è stato catapultato.

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d‘arte che si possa desiderare” Andy Warhol

L’attuale crisi rappresenta l’opportunità per il cambiamento che porti a investire su economia civile, organizzazioni di cittadinanza attiva, strategie innovative e tecnologiche mirate sui territori e sulle comunità.

Certamente l’emergenza sanitaria che stiamo affrontando possiamo considerarla un’opportunità per rivedere quei comportamenti e modelli economici tradizionali che oggi non sono più sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale.

Mi ha colpito leggere il pensiero di Massimiliano Sassoli de’ Bianchi, docente presso il Centro Leo Apostel for Interdisciplinary Studies della Vrije Universiteit di Bruxelles, ovvero che “Il coronavirus è un hacker creato dalla natura per mostrare le vulnerabilità del nostro sistema, prima che collassi completamente”.

L’agenda politica italiana e soprattutto europea deve necessariamente considerare tra le priorità quella di ristabilire un bilanciamento tra i mercati, lo Stato e la società civile, oltre a dare valore giuridico alla sostenibilità.

La nuova normalità di cui dobbiamo riappropriarci nel prossimo futuro dovrà tener conto degli errori del passato per avviare quello sviluppo sostenibile cui hanno diritto le future generazioni. E noi abbiamo il dovere di costruire quel futuro!

La prima testimonianza riportata è quella di Way2Global SRL SB di Milano, società operante nella Language Industry offrendo servizi innovativi per le traduzioni e che ha tra le sue finalità di beneficio comune quello di azzerare la propria carbon footprint e mediante la riforestazione degli alberi di generare più valore rispetto alle risorse che consumano per erogare il proprio servizio. Ho posto alcune domande a Laura Gori, founder e CEO della società.

Innanzitutto, le chiedo cosa l’ha spinta a creare la sua start up con la qualifica giuridica di società benefit e quali sono le finalità di beneficio comune che ha perseguito e che intende perseguire con la sua attività d’impresa.

LG: Nel 2017 ho deciso di creare Way2Global come società benefit per il fascino irresistibile che questo innovativo paradigma d’impresa ha esercitato su di me.

Dopo trent’anni d’impresa tradizionale alla guida di una macchina da guerra che produceva profitti e numeri, in forza di uno scatto di coscienza sentivo il bisogno di andare oltre e cambiare prospettiva.

E il modello Benefit è stato il viatico perfetto, che ha conferito un nuovo senso, più alto e nobile, alla mia vita – non solo professionale.

Far parte di un drappello di imprenditori appassionati che sposano il bene comune oltre il profitto e condividono l’obiettivo di cambiare il mondo in un posto migliore conferisce un’energia inestinguibile.

L’attività di Way2Global è quella di tradurre comunicazione e contenuti delle aziende nelle lingue dei mercati di riferimento. Il beneficio comune delle nostre traduzioni che si prendono cura del Pianeta e della società l’ha codificato l’ONU nel 2017 dichiarandola traduzione professionale “una leva di sostenibilità che unisce le persone nella comprensione al di là di barriere geografiche, linguistiche e culturali”.

Quanto alle altre modalità concrete di perseguimento del beneficio comune che abbiamo codificato in Statuto, lavoriamo sistematicamente su tutte le aree che concorrono alla qualità del benessere della collettività.

Siamo precursori d’innovazione, sia in termini di governance come prima società di localizzazione al mondo nata in assetto di Società Benefit, sia per la nostra vision della Language Industry4.0, che usa la tecnologia e l’AI-artificial intelligence come leva d’impatto sociale.Promuoviamo Open Innovation in collaborazione con atenei e centri di ricerca per innalzare l’asticella dello sviluppo tecnologico, e abilitiamo l’accesso dei professionisti alla tecnologia di frontiera attuando programmi di Technology Transfer e Capacity Building. Col fine ultimo di sviluppare un nuovo ethos del lavoro basato su partnership e relazioni win-winper tutti gli stakeholder.

Siamo una società a maggioranza femminile impegnata in prima linea sul fronte della women empowerment e dell’avvento della Caring Economy – una nuova economia più equa, sostenibile e inclusiva.

Siamo ferventi alfieri del pionieristico modello di eccellenza tutto italiano delle Società Benefit, che porteremo con orgoglio anche a Expo Dubai come paradigma d’innovazione sociale sostenibile capace di fare scuola in tutto il mondo.

Non ultimo, sul fronte ambientale, il nostro ruolo di paladini di cambiamento e innovazione sostenibile si esprime nel progetto Green Translations, il primo servizio di traduzioni 100% green al mondo, che ci consentirà di raggiungere la carbon neutrality entro la fine di quest’anno, e di includere e convertire l’intera filiera al nostro modello di economia circolare.

Come ha impattato l’emergenza sanitaria nel vostro business e come l’essere società benefit vi ha consentito di reagire?

LG: Lo scoppio della pandemia ci ha colti nel bel mezzo della nostra stagione clou di eventi, e con un colpo di spugna ci ha deflagrato l’intero piano editoriale.

Ma con la resilienza tipica delle società benefit non ci siamo persi d’animo, abbiamo prontamente riconvertito le nostre operationsper mettere in sicurezza il personale (100% in smart working dall’ultima settimana di febbraio) e garantire così le nostre traduzioni in totale continuità alle aziende e alle filiere essenziali che come noi hanno continuato a operare.

Abbiamo mantenuto contatti costanti con i nostri stakeholder, collaboratori e clienti, per tenerli allineati e informati sulle dinamiche aziendali, sulla disponibilità dei nostri servizi e sul nostro modo di reagire alla crisi e garantire continuità.

Alla base, la scelta di comunicare solo positività e speranza facendo leva sul nostro sistema valoriale, azzerando totalmente in questo momento drammatico qualsiasi azione a sfondo commerciale.

Fondamentale per una società benefit è creare e condividere valore per gli stakeholder. In questa emergenza cosa Way2Global ha messo in atto per assicurare il perseguimento delle sue finalità di beneficio comune per i suoi stakeholder?

LG: Lato comunità e territorio di appartenenza, abbiamo intensificato il nostro lavoro per il bene comune mettendo le nostre traduzioni al servizio della collettività in ogni situazione ove ve ne fosse bisogno: dal reclutamento di interpreti per le delegazioni di medici stranieri accorsi in supporto al nostro personale sanitario, alla traduzione e diffusione pro-bono del decalogo delle buone prassi sanitarie nelle lingue delle comunità straniere più numerose in Italia.

E poi ancora dalla traduzione e sottotitolaggio del video di Roby Facchinetti legato alla diffusione del brano ‘Rinascerò, rinascerai’ per il fundraising a favore della Bergamo in ginocchio, al reperimento, tramite i nostri corrispondenti cinesi di Shenzen, di una fornitura di 400 mascherine di protezione, che abbiamo donato all’ospedale di Vimercate.

Passando per l’adesione e il supporto fattivo a varie iniziative di fundraising e solidarietà tramite associazioni e network di cui facciamo parte.

L’ultima di queste iniziative che scaturiscono spontanee e a getto continuo dall’intelligenza collettiva delle mie persone in azienda riguarda la traduzione in inglese e il doppiaggio del video di speranza e rinascita post-Covid di una collega B Corp, che vogliamo rendere virale e diffondere in tutto il mondo.

All’interno, per favorire la crescita professionale e umana del personale in questo periodo di rallentamento e lockdown, abbiamo intensificato la formazione a tutti i livelli potenziando l’usuale piano di life-long learning a copertura di tutti i reparti. Abbiamo stipulato per tutti i dipendenti una polizza di assicurazione anti-Covid-19, convertito in sessioni digitali le usuali sedute di yoga di norma tenute nella palestra aziendale, e messo a disposizione tra i servizi welfare aggiuntivi uno speciale sportello psicologico e di coaching a distanza per alleviare ansia e stress da eventi catastrofici come quello che stiamo vivendo.

Per far fronte alla sofferenza finanziaria generata dal blocco dei pagamenti da parte dei clienti e dal rallentamento del business, come CEO dell’azienda ho deciso di dimezzarmi l’emolumento, e,nella logica di guidare con l’esempio, ho invitato i C-Level a fare altrettanto, e tutti i dipendenti a contribuire ai sacrifici per il bene aziendale, ciascuno nella forma e nella misura ritenuta più adeguata.

Come immagina il  futuro post pandemia per il suo settore?

LG: Nel nostro settore la pandemia sta agendo da detonatore per digitalizzare ulteriormente  i processi di lavoro. Ma per creare nuovi modelli di business sostenibili serve la collaborazione dellacomunità, tutti gli stakeholder devono essere coinvolti e responsabilizzati. Solo così la paura può trasformarsi in leva positiva di cambiamento, e generare una nuova cultura del lavoroe una nuova concezione di economia.

E’ proprio questo lo scenario cui in Way2Global lavoriamo da sempre, invitando i colleghi e i professionisti a evolvere in solido con noi anche coinvolgendoli in programmi di formazione gratuita.

Come Società Benefit vogliamo confidare nella capacità di questa crisi di farci apprendere la lezione, e di innescare un cambiamento collettivo verso una nuova concezione di capitalismo: un’economia armoniosa e rigenerativa, vocata alla creazione di valore sostenibile per le persone e il Pianeta, oltre l’arida ricerca del profitto.

Per questo lavoriamo come instancabili trendsetter e portavoce del modello Benefit: vogliamo innescare un circolo virtuoso, guidare con l’esempio tutti i player del settore a convertirsi a questo innovativo paradigma, il solo che ci consentirà di ricostruire una nuova normalità sostenibile.

Perché la forza di un sistema è data dall’anello più debole della catena, e, nel nostro mondo interconnesso, nessuno può salvarsi da solo.

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