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Con soddisfazione abbiamo ricevuto 87 elaborati nel periodo tra il 1 e il 20 Ottobre 2018, espressione di un buon interesse per l’iniziativa promossa da Economia&FinanzaVerde®️, a pochi mesi dal suo avvio.
Le tematiche trattate sono state tutte coerenti con quelle richieste e la Giuria è stata in grado di assegnare il primo premio di 500 euro alla Signora MONICA BASSOLI. La motivazione della scelta effettuata è che l’elaborato della Signora BASSOLI affronta con lucidità il tema dei rapporti del risparmiatore con i soggetti che offrono prodotti bancari e finanziari. Seppure con sinteticità, esso giunge alla conclusione che strumenti finanziari complessi (azioni, obbligazioni, ecc.) siano da evitare, a meno che non si abbiano le necessarie conoscenze finanziarie per valutarli.
Altri 5 elaborati sono stati giudicati meritevoli di pubblicazione.
In termini più generali, i contenuti di molti palesano scetticismo rispetto a come è organizzata l’industria del risparmio in Italia e ai tentativi di nobilitarla con dosi crescenti di Educazione Finanziaria. Echeggiano i numerosi fallimenti bancari degli ultimi anni, i tanti conflitti di interesse e l’azione della Vigilanza percepita come non sempre in grado di tutelare il risparmiatore. Echeggiano anche domande rivolte a capire lo stato di salute delle banche e quanto costano i servizi bancari. D’altronde indicatori inconfutabili dell’attuale condizione sono rappresentati dall’elevato uso del contante e dalla crecente massa di risparmio detenuta sui conti correnti a rendimento nullo, che generano solo costi per il detentore. Soldi fermi in banca come messi in una cassetta di sicurezza.
Le indicazioni che si possono trarre da questo Concorso, concepito come una gara di idee, è lo scarso interesse per prodotti di educazione finanziaria preconfezionati, basati cioè sulla mera trasmissione di nozioni generiche e generaliste. Vi è consapevolezza, invece, delle difficoltà che si incontrano al momento di programmare un investimento finanziario. Tendenza che si sta accentuando, poiché le banche, in un periodo di bassi tassi di interesse, puntano sulla leva delle commissioni e non sembrano aver molto innovato nelle modalità di distribuzione di prodotti propri e altrui.
Seguendo questa percezione ricorrente in gran parte degli elaborati, possiamo concludere che una Finanza che non incorra nelle gravi anomalie del passato è possibile, a condizione che il risparmiatore si orienti esclusivamente verso prodotti e intermediari che conosce bene.
Ma non e’ affatto semplice. Colpisce vedere nella tabella, riportata in uno degli elaborati pubblicati, la dimostrazione, attraverso gli indicatori di capitale, della solidita’ patrimoniale di alcune banche. Le stesse che a distanza di pochi mesi sarebbero invece miseramente fallite, distruggendo risparmio e credito. La rappresentazione ivi contenuta del nostro sistema è il punto focale da cui partire, per iniziare la narrazione ogni volta che intendiamo comunicare, formare, educare in materia di banche e finanza. Quei numeri ci parlano della nostra storia, ricca di fatti positivi, ma anche di terribili errori.
La lezione che si ricava per organizzare attività di Educazione Finanziaria è quella di non disperdere risorse preziose, ma di concentrarsi realmente su aspetti sostanziali per la tutela del consumatore/risparmiatore, ricordando che INFORMARE BENE E’ MEGLIO CHE EDUCARE.