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ISA Award al professor Francesco Ferrini

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Hermann Hesse, Acquerello

È con grande piacere che apprendiamo che il Professor Francesco Ferrini, Preside della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze e nostro collaboratore, è stato insignito in questi giorni del prestigioso ISA Award of Distinction, il più alto riconoscimento della International Society of Arboriculture.

I destinatari sono selezionati tra coloro che dedicano la loro attività professionale all’educazione, alla ricerca e ai contributi pratici per la diffusione della arboricoltura.

La mission della International Society of Arboriculture (ISA), fondata negli Stati Uniti, nel 1924, è infatti così riassunta “Attraverso la ricerca, la tecnologia e l’educazione, l’ISA sostiene la pratica professionale dell’arboricoltura e promuove una maggiore consapevolezza mondiale dei benefici degli alberi per contribuire a un mondo con alberi più sani, comunità sostenibili e un’economia verde”.

L’ ISA, che ha oltre 24.000 soci in tutto il mondo, impegna ricercatori, professori, professionisti, funzionari pubblici e gli abitanti nello sviluppo dei vantaggi ambientali, economici e sociali degli alberi e nella necessità della loro cura professionale.

Con l’occasione rinnoviamo i nostri complimenti al prof. Ferrini e pubblichiamo una delle sue ultime riflessioni dal titolo:

Concetto e modello di città verdi e sostenibili

La natura di ogni città è dinamica, con dimensioni, tessitura urbana, densità di popolazione e storia diverse e le sfide che ogni città deve affrontare dipendono dalle sue dimensioni e dal suo livello di sviluppo. Le nazioni piccole e ricche (ricordiamoci che l’Italia è solo al 70esimo posto come dimensioni) stanno affrontando i problemi del declino della popolazione, della concorrenza globale e della ristrutturazione economica, mentre le piccole nazioni in via di sviluppo si trovano ad affrontare i problemi delle economie deboli, della mancanza di servizi pubblici di base e della governance urbana debole.

Nel caso delle grandi città, le nazioni ricche stanno affrontando i problemi dell’invecchiamento delle infrastrutture e della popolazione, della disuguaglianza e della coesione sociale e della crescente concorrenza per la leadership globale.

Al contrario, le grandi nazioni a basso reddito stanno affrontando i problemi delle infrastrutture inadeguate per i trasporti, la congestione del traffico, gli alloggi della popolazione e le baraccopoli urbane, le sfide demografiche, le disuguaglianze socioeconomiche e i problemi ambientali.

Pertanto, la progettazione della città futura richiede non solo un approccio multidisciplinare che affronti le sfide urbane affrontate dalle città emergenti, ma anche l’uso di tecnologie ambientali integrate, sviluppo urbano globale, sostenibilità fiscale e buon governo per garantire un certo livello di qualità della vita per i cittadini. Le cinque dimensioni che dovrebbero essere ulteriormente esplorate sono le seguenti: promozione della crescita economica, uso delle infrastrutture verdi, fornitura di servizi sociali, minimizzazione della povertà e protezione dell’ambiente.

Alcuni autori hanno definito quattro forme urbane distintive: 1) città compatte, 2) città ecologiche, 3) sviluppo neotradizionale e 4) contenimento urbano. Ogni schema e forma di città sostenibile è piuttosto singolare in termini di densità, diversità, uso misto del territorio, compattezza, trasporto sostenibile, progettazione solare passiva e progettazione verde o ecologica.

Inoltre, il concetto chiave della forma urbana sostenibile dovrebbe enfatizzare il risparmio energetico, il controllo e la riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento, la riduzione dell’uso dell’automobile e la conservazione di spazi aperti e ecosistemi sensibili, nonché una comunità vivibile e un ambiente culturale.

I progetti e gli sviluppi futuri del paesaggio devono essere pianificati e costruiti con il pieno riconoscimento degli ecosistemi locali. Quindi, un nuovo quadro di pianificazione ecologica deve essere preparato e tradotto per modellare ed educare le nuove generazioni.

La visione di un paesaggio futuro dovrebbe affrontare i seguenti problemi: benessere umano, capacità adattiva, connettività, accesso equo alle strutture, pedonabilità, multifunzionalità, conservazione e restauro. I paesaggi urbani dovrebbero essere pienamente integrati con le attività ecologiche e socioeconomiche piuttosto che essere omogenei.

Per quanto riguarda il nuovo urbanismo sostenibile e le città emergenti, in particolare nelle aree di espansione urbana, le attività e la pianificazione dovrebbero essere riprogrammate e ridisegnate con le nuove prospettive.

Le nuove tendenze di sviluppo dovrebbero coinvolgere preoccupazioni sia socioeconomiche che ecologiche che collegano la nuova forma di sviluppo con paesaggi multifunzionali verso l’urbanistica sostenibile.

Lo sviluppo futuro dovrebbe basarsi su linee guida per la progettazione del paesaggio che enfatizzino i piani e le iniziative del settore privato rispetto a queste quattro caratteristiche: 1) nuova forma di sviluppo urbano, 2) gestione delle acque piovane e progettazione dello spazio aperto, 3) agricoltura urbana e peri-urbana, e 4) mobilità flessibile e opzioni di percorso (Likitswat, 2018).

Sebbene città diverse affrontino problematiche e dimensioni diverse, i concetti per affrontare le sfide della sostenibilità sono da tempo esplorati. “Città sostenibile” è un concetto molto ampio e ha attirato una grande attenzione “accademica” in questo campo. Altri concetti di città e modelli relativi alla sostenibilità, come “Smart city”, “Digital city”, “Ecocity”, “Green city”, “Lowcarbon city”, “Knowledge city” e “Resilient city” sono stati sotto i riflettori, mentre i concetti di “Città intelligente”, “Città vivibile” e “Città dell’informazione” sono relativamente nuovi (Jong et al., 2015).

I termini “infrastruttura verde” e “qualità della vita” devono essere parte fondante di queste “nuove città” e devono essere usati come linguaggio comune nelle discussioni sullo sviluppo sostenibile della città futura. Poiché questi due concetti sono dibattuti e aprono alcune strade per ulteriori discussioni, è auspicabile che vengano utilizzati come focus primario e come principi fondamentali nella futura progettazione dell’ambiente costruito, interessando anche le future generazioni-

La relazione tra le percezioni delle nuove generazioni dei concetti di sostenibilità e i prototipi o i modelli concettualizzati del futurobasati sulla loro comprensione dovrebbe essere discussa anche dal punto di vista socioeconomico. Ciò, tuttavia, richiede creatività, immaginazione, ma soprattutto coraggio di prendere decisioni politiche impopolari ma, come diceva Pasolini, “è meglio essere nemico del popolo che nemico della realtà».

Per chi vuole saperne di più

Likitswat, F. 2018. Landscape Transformations Towards Sustainable Urbanism: The Case of Rangsit, Bangkok PeriUrban. Built Environment Research Associates Conference 9, 422–434. Bangkok Art Contemporary Center. 15 June.  

Jong, M, Joss, S, Scheraven, D, Zhan, C and Weijnen, M. 2015. Sustainable–smart–resilient–low carbon–eco–knowledge cities; making sense of a multitude of concepts promoting sustainable urbanization. Journal of Cleaner Production, 109: 25–38. DOI:https://doi.org/10.1016/j.jclepro.2015.02.004  

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