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Fotògrafominutero

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Chi ha l’opportunità di visitare Madrid, passeggiando sulla via laterale del Palazzo Reale, avrà certamente occasione di incontrare Fotògrafominutero. Che sta per Fotografo veloce, rapido, fotografo in un minuto, appunto.

Sareste portati, in un primo momento, ad accostarlo a un artista di strada, ma se avrete la pazienza di vedere come opera, nel giro di qualche minuto assisterete a ciò che è la fotografia, con la F maiuscola: dallo scatto, allo sviluppo del negativo, all’inversione del negativo prodotto attraverso l’ulteriore scatto, alla stampa  e alla consegna del prodotto finito all’avventore di turno.

Con un banco ottico datato, quasi fatiscente, ma professionale, dopo aver preparato a modo i soggetti che hanno deciso di farsi fotografare (per lo più sposini in viaggio di nozze o comunque generalmente coppie), magari fornendo loro capi di abbigliamento o cappelli adatti allo scopo, esegue gli scatti all’aria aperta. Mediante le classiche bacinelle di sviluppo, fissaggio e lavaggio, realizza subito quelle stampe che normalmente vengono sviluppate dopo ore di lavoro in camera oscura.

La tecnica usata è impressionante per velocità, precisione e bravura del “Minutero”; assistere a tutta l’operazione – che non dura più di una diecina di minuti – è uno spettacolo in sé. È opera di artigianato d’altri tempi.

Le immagini che propongo qui sono una ristretta selezione dei moltissimi scatti che ho realizzato nel mio recente incontro.

Per nulla geloso di tutelare gli strumenti e le tecniche utilizzate, si è mostrato gentilissimo nel sottoporsi anche lui alle mie riprese del suo lavoro “professionale” (e uso questo termine non a caso, poichè la sapienza tecnica messa in mostra e l’assoluta padronanza dei principi della fotografia impongono, lo ripeto, questa qualifica).

Come a tutti coloro che praticano la fotografia, capita di notare soggetti particolarmente attraenti, meritevoli di essere fotografati; come usa dire qualcuno, taluni volti bucano lo schermo e – se opportunamente acconciati – assicurano risultati che affascinano il fotografo.

In questi casi, lo stesso fotografo si attiva affinchè il risultato finale possa essere ottimale. Forse nel mio fortunato momento questo è accaduto anche al “Minutero”.

Per descrivere ulteriormente quello che è accaduto è sufficiente osservare queste ulteriori foto.

Per finire, ho chiesto a Fotògrafominutero di conoscere il suo vero nome; come capita con alcuni “artisti” non me lo ha voluto dire.

Alla mia considerazione: “Ma se voglio mandarti alcune fotografie che ti ritraggono, magari sono venute bene, come faccio a fartele avere?

Mi ha risposto: “Nessun problema amico, come puoi vedere dal simbolo esposto nel banco ottico, ho un mio profilo su Facebook oppure mi puoi trovare attraverso Instagram.” Era proprio vero!

Quell’incontro occasionale mi aveva fatto rivivere l’ebrezza giovanile d’altri tempi.

In pratica avevo avuto l’occasione di rinverdire il fascino dello scatto “estemporaneo” e della pratica dello sviluppo in camera oscura, quasi dimenticata con l’avvento della fotografia digitale.

In fotografia occorre avere pazienza; prima o poi capitano anche queste opportunità.

Buona luce a tutti!

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