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La pittura al cinema

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Tempo di visione:tre minuti.

Casa chiusa è un piccolo gioiello, senza commento vocale, prodotto dal compianto maestro Luca Alinari. Un filmato breve fatto di immagini che si alternano. Immagini di un dipinto di Telemaco Signorini del 1898, Toelette del mattino e immagini di un film di Mauro Bolognini del 1961, La Viaccia.

Immagini che parlano da sole. Un film capolavoro, con un cast di attori e sceneggiatori d’eccezione, e sequenze che rimandano ad un quadro capolavoro.

Firenze, fine del Diciannovesimo secolo. Amerigo, un contadino, s’innamora di una prostituta, Bianca, che diviene la sua ossessione.  L’intenso sfondo d’epoca per un melodramma crepuscolare, le cui scene in una casa di appuntamento, sono quelle di una finta normalità.

Sono sequenze di gesti normali, la pettinatura, il vestirsi, i colloqui tra ragazze, la preparazione per una nuova giornata.

Storie di miserie materiali e morali, scene di malinconia e solitudine. Per mostrarci non solo i drammi individuali, ma anche quelli collettivi. Il cinema che copia dalla pittura è la sintesi che opera in pochi lampi Luca Alinari.

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