Comunque, ecco 10 difetti degli ebook che potrebbero persuaderci a non dire mai “addio” alla carta stampata.
Le 10 attività di cui gli ebook ci privano
1. Un ebook che non si è terminato di leggere non è un invito permanente a finirlo
Nel 2011, il tech reporter del “New York Times”, Jenna Wortham ha scritto con grande effervescenza di avere finalmente finito di leggere il suo primo ebook. Com’è spiegabile un tale entusiasmo in una persona così addentro alla tecnologia? Wirham ha una buona spiegazione. Lasciava a metà qualsiasi ebook che avesse iniziato leggere, semplicemente perché dimenticava di terminarlo. Così aveva preso il solenne proposito di capodanno di mettere fine a questa abitudine.
Gli ebook non esistono nel nostro campo visivo. Non ti spronano con la loro fisicità a finire quello che hai iniziato. Non sono dei permanenti, imbarazzanti reperti abbandonati sul comodino delle tue cattive abitudini di lettura.
2. Non puoi tenere tutti gli ebook in un unico posto
Ai libri della tua libreria non interessa da quale negozio provengono. Ma nei tablet e negli e-reader, gli scaffali sono divisi per vendor . Cioè non puoi avere in unico posto tutti i libri che hai acquistato da vendor differenti. Semplicemente perché non esiste, e non ci sarà mai, una app che lo consente.
Ma c’è di più: il modo come leggiamo in digitale è il contrario di come realmente leggiamo. Per scegliere un libro da leggere, lo pigliamo dallo scaffale e iniziamo subito a sfogliarlo. Per scegliere il suo equivalente digitale, dobbiamo accendere il dispositivo, cercare l’app di lettura, aprire l’intera libreria, cercare l’ebook con una parola chiave (del titolo, o autore), toccare la copertina per aprire l’applicazione collegata. Con questa sequenza si rischia facilmente di dimenticare le altre letture che abbiamo disponibili.
3. Le note a margine del libro vi aiutano a pensare
Negli ebook, l’opzione di evidenziare alcuni passi non è abbastanza. Un lettore attento vuole scrivere sul libro in prossimità del contesto originale. I libri offrono dello spazio bianco ai margini (anche se sempre meno), ma gli ebook non ne hanno per niente. Devono fare un giro vizioso per farci scrivere un commento che poi neanche si vede di primo acchito. E questo commento può essere condiviso solo tra chi ha la stessa app. E così se ne va a ramengo la serenità di scoprire le annotazioni dei lettori nei libri scambiati o acquistati sulle bancarelle dell’usato?
Replicare questa esperienza negli ebook richiederebbe dei nuovi standard, universalmente accettati, tra concorrenti la cui tecnologia è, a differenza del libro, proprietaria.
4. Gli e-book non sono una proprietà
La produzione di un ebook costa praticamente niente e il prezzo di copertina, stabilito dall’editore, è appena al di sotto di quello di una nuova edizione tascabile.
Il prezzo non è il solo problema. Gli ebook non possono essere prestati, condivisi, donati alla locale biblioteca o rivenduti su Secondamano. Perché non sono come i libri, sono come il software. Non si acquista la proprietà illimitata di un bene, si acquista una licenza limitata per usarlo. Questa licenza è strettamente personale, non può essere trasferita, ceduta o venduta. Non potete passare un ebook a un amico dopo averlo letto. Per darglielo, dovreste passargli tutto il vostro account, compresa la carta di credito. Se vi fidate, potete farlo, ma altrimenti è sconsigliabile. Potete sempre craccarlo, ma così violate la legge e diventate, a fin di bene, dei pirati.
5. Gli e-book non possono essere usati per arredare la casa
Prima di sgranare gli occhi di fronte alla banalità di questa osservazione, si prenda in considerazione questa domanda: quando nella tua vita intellettuale non hai abbellito il tuo ambiente con libri che ti presentassero, senza bisogno di una parola, ai tuoi amici?
Sarà pure una manifestazione di vanità, ma i libri — come li organizziamo, come li disponiamo sugli scaffali, quelli che non teniamo — dicono un sacco a proposito di quello che vogliamo che il mondo pensi di noi. Forse più di qualsiasi altro oggetto domestico, i libri sono il nostro emblema, il nostro rompighiaccio, il nostro biglietto da visita.
6. Gli e-book non si possono leggere durante la fase di decollo e atterraggio di un aereo
«Signore siamo in fase di decollo, per favore lo spenga». Questo ci dirà educatamente l’assistente di volo. Nessun assistente di volo di nessuna compagnia aerea del mondo vi chiederà mai di chiudere il vostro libro. Leggere è un’attività molto terapeutica in questi momenti. Attenua la tensione e la riversa sul plot della storia che state leggendo.
7. Un ebook non può essere usato per calzare una porta che sbatte
Se desiderate arieggiare la casa in un terso mattino di maggio aprendo porte e finestre, non potete usare un ebook per calzare una porta che sbatte per la corrente d’aria. Un libro può avere lo spessore giusto o anche il volume, se cartonato, per attuare questo scopo. L’ebook lo porta via il vento.
8. Un ebook non può essere un indizio dei gusti del tuo vicino di viaggio
Sbirciando le copertine dei libri aperti dai passeggeri che viaggiano nella stessa carrozza pendolari, si può sentire una sorta di corrispondenza intellettuale con coloro che condividono le stesse letture o gli stessi autori. È un sentimento che dà grande conforto in una fredda mattina d’inverno. Osservando le persone immerse nei loro dispositivi si può solo misurare il livello di monadismo a cui è giunto il nostro tempo.
9. Un ebook non diventerà mai un pezzo d’antiquariato
Un libro può durare anche un millennio senza che se ne perda minimamente la fruizione immediata. Durando così a lungo, diventa un pezzo d’antiquariato e si apprezza con il passare del tempo. Un ebook dura quanto la tecnologia che lo incorpora, anche se viene realizzato con un sistema aperto. Il contenuto e la forma sono totalmente ancillari al mezzo che li supporta. Dopo 10 anni qualsiasi tecnologia è cotta.
10. Un ebook non può essere confezionato con un nastrino rosso per essere regalato a Natale
Tutte le piattaforme consentono di regalare un ebook, impacchettarlo virtualmente e aggiungerci un bigliettino di accompagamento. Ma qualcuno farebbe un regalo importante in questo modo? Come si fa con ebook a riutilizzare il nastrino rosso e la carta da regalo che avvolge un libro per confezionare il dono di uno differente a un amico.
Per riequlibrare il discorso. Potremmo elencarvi le cose che non potete fare con un libro. Ma sono veramente troppe. Bisognerebbe, come suggerisce qualcuno, che quando acquistate un libro, l’editore vi regali l’ebook. Solo così non vi perderete niente.