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Si è tenuta ieri nell’Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati l’evento dal titolo Il digitale nel Sistema Paese, promosso dalla Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento, che raccoglie oltre settanta intermediari del settore (banche, Poste italiane, società di utilities, istituti di pagamento e di moneta elettronica, operatori tecnologici, start up).
Nel corso della giornata, che ha visto avvicendarsi al microfono parlamentari di tutti i gruppi politici, esponenti del Governo e della Guardia di Finanza, rappresentanti della Pubblica Amministrazione, esponenti di imprese e accademici, sono state discusse le prospettive dell’industria dei pagamenti, con apertura verso i maggiori temi del rinnovamento tecnologico e della diffusione di servizi di pagamento digitali.
Nell’occasione è stato presentato il libro, promosso dall’Associazione con il contributo della società Experian, Stay digital, Pay digital. L’Educazione finanziaria nell’era digitale 4.0 e il ruolo dei pagamenti elettronici.
Come coordinatore editoriale dell’iniziativa (curata grazie anche al prezioso contributo della dr.ssa Elena Capozucca), ho sottolineato nel mio intervento che il volume, partendo dalla descrizione della situazione di arretratezza che vede il Paese tra gli ultimi nella classifica europea dei pagamenti diversi dal contante, sviluppa gli argomenti intorno a tre punti di fondo.
Il primo riguarda l’educazione finanziaria come informazione critica per imparare a distinguere i prodotti e servizi digitali offerti dal mercato in base a costi e benefici. Inoltre il consumatore deve saper individuare la robustezza dell’intermediario che li offre. Capitoli specifici riguardano la sicurezza per il consapevole utilizzo degli strumenti elettronici e il rapporto tra pagamenti elettronici e legalità.
Il secondo punto sostiene la necessità di promuovere da parte di banche, istituti di pagamento e Imel l’inclusione delle ampie parti di popolazione ancora prive di strumenti di pagamento di base, attuando la direttiva europea sui conti di pagamento. Essa è ancora praticamente disattesa e il conto di pagamento è nel nostro Paese tuttora sconosciuto.
La terza proposta attiene alla introduzione di politiche fiscali incentivanti, come avvenuto in paesi come la Grecia, che assieme all’obbligo di pagamento a mezzo moneta elettronica oltre certi limiti di spesa, hanno introdotto aliquote di deducibilita’ fiscale dei pagamenti effettuati con mezzi digitali. Oltre alla diffusione di strumenti moderni, questi sistemi producono tracciabilita’ e riduzione dell’evasione fiscale. Si vedano anche gli articoli dedicati al tema su questa piattaforma.
Il libro, rivolto a scuole secondarie, Università, imprese, cittadini, associazioni di categoria verrà distribuito gratuitamente in formato digitale a tutti coloro che ne faranno richiesta alla Associazione, come iniziativa riconducibile al Mese dell’Educazione Finanziaria, promosso dal Comitato Nazionale per la Programmazione e il Coordinamento delle attività di Educazione Finanziaria.