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Mentre il mondo affronta il cambio di paradigma dell’economia circolare, vi è urgente bisogno di strumenti e strutture in grado di monitorare i progressi in modo tempestivo e affidabile. Il fine è di condurre a un migliore processo decisionale e a feedback in tempo reale.
Le nuove tecnologie stanno aprendo la strada a un aumento senza precedenti del trattamento dei volumi e dei tipi di dati disponibili, creando diverse possibilità per informare gli utenti finali, trasformare la società e proteggere l’ambiente. Tra queste tecnologie la blockchain può rappresentare uno strumento incredibilmente utile per agevolare la transizione.
Che cosa è in due parole la blockchain?
La blockchain è una tecnologia che consente la creazione e la gestione di ampie basi dati distribuite per la gestione di qualsiasi tipo di scambi/transazioni tra più soggetti.
La blockchain è strutturata con blocchi collegati tra loro in un modo tale che qualsiasi scambio registrato sulla rete deve essere convalidata dai soggetti della rete stessa. Ciò significa che ogni soggetto è chiamato a controllare e approvare gli scambi precedenti creando una rete che consenta la tracciabilità completa di tali transazioni. Allo stesso tempo, ogni blocco è anche un archivio per tutte le transazioni approvate dalla rete, dato che quei blocchi sono immodificabili e quindi immutabili (Swan, 2015).
Le applicazioni della Blockchain sono sempre più numerose; ci sono già diversi progetti per introdurre questa tecnologia in settori come la sanità, le utilities, il settore governativo.
La blockchain per gestire le catene di fornitura e approvvigionamento
La globalizzazione ha reso la gestione degli approvvigionamenti di materie prime e beni intermedi molto complessa con una sempre maggiore richiesta di coordinamento tra i vari soggetti della catena. Si pensi, ad esempio, alla complessità della supply chain di un prodotto progettato negli Stati Uniti, assemblato in Cina e venduto in Europa, come uno smartphone.
In questo caso la blockchain può fornire una piattaforma che consenta ai diversi soggetti la possibilità di verificare che ogni scambio in una filiera sia avvenuto autenticandolo senza bisogno di un intermediario che lo garantisca. La Blockchain può essere infatti utilizzata per registrare, tracciare, monitorare le risorse, sia fisiche che digitali, in modo economicamente sicuro, efficiente e trasparente.
La tecnologia Blockchain può quindi rendere l’approvvigionamento e tutta la fase di realizzazione di un prodotto:
- verificabile ad ogni passaggio;
- accessibile in tempo reale e modalità pubblica;
- economica perché elimina la necessità di audit di soggetti terzi;
- efficiente per le aziende virtuose per dimostrare il loro comportamenti ambientali ed etici.
Un esempio pratico: il progetto della casa di moda Martine Jarlgaard
Le catene di approvvigionamento della moda sono complesse e molte volte poco trasparenti. In questo caso, la tecnologia della Blockchain può aiutare le case di moda a migliorare la trasparenza offrendo molte informazioni al cliente sui propri capi.
Infatti la blockchain può essere utilizzata per tracciare la materia prima lungo tutta la sua supply chain sulla blockchain dalla tosatura, alla filatura, alla maglieria e alla finitura presso la casa di moda londinese di Martine Jarlgaard, creando una storia digitale del viaggio dei capi.
Come è possibile vedere al link sottostante, tutte le operazioni della supply chain sono state registrate con un ID univoco sulla blockchain (0x2fb1d92d6891d7bcfeb88cd9558b86ee14703f69) e il cliente può accedere, tramite un’etichetta contenente un QR code, alle informazioni sul viaggio del prodotto, sui soggetti cha hanno trattato la materia prima e sui loro processi produttivi. https://www.provenance.org/assets/0x2fb1d92d6891d7bcfeb88cd9558b86ee14703f69
La blockchain per la gestione dei rifiuti…
La blockchain, come strumento che consente la tracciabilità completa di scambi di materiali, può essere utilizzata come sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, fornendo informazioni in tempo reale sui soggetti che gestiscono i rifiuti e loro relative autorizzazioni, sui percorsi e sulle destinazioni dei rifiuti medesimi. Ciò può avvenire a livello regionale e nazionale, ma anche transfrontaliero. Inoltre si possono tracciare destinazioni finali dei rifiuti gestiti negli impianti di riciclo, per la valorizzazione energetica o destinati alla discarica.
Inoltre la blockchain, sempre in relazione alla fase di gestione dei rifiuti, può essere utilizzata come strumento per incentivare comportamenti virtuosi di azione e cittadini.
La tecnologia Blockchain può quindi rendere la gestione dei rifiuti:
- accessibile In tempo reale e pubblica;
- trasparente in quanto in grado di rendere disponibili in tempo reale le autorizzazioni dei soggetti gestori, ma anche perché mette a conoscenza della movimentazione dei rifiuti sul territorio;
- efficiente per la semplificazione delle gestione della documentazione;
- in grado di contrastare smaltimenti illeciti. Si pensi al fenomeno delle ecomafie.
…per la loro efficiente movimentazione
TWO è una startup che ha iniziato a lavorare in questo settore con lo scopo di rendere più efficiente e trasparente la gestione dei rifiuti. TWO, utilizzando la tecnologia dell’internet of things e della blockchain, equipaggia i bidoni di raccolta dei rifiuti con sensori che forniscono informazioni in tempo reale dei livelli di riempimento, avvisando della necessità di svuotamento.
Il meccanismo di tracciamento gestito dalla blockchain permette inoltre di tenere sotto controllo tutte le fasi della gestione dei rifiuti dal trasporto agli impianti di preselezione fino al conferimento agli impianti di trattamento (riciclo, valorizzazione energetica o discarica).
La blockchain come strumento premiante di comportamenti virtuosi: il caso OpenLitterMap
Lo strumento della blockchain, nell’ambito della corretta gestione dei rifiuti può essere anche utilizzato per incentivare cittadini ed imprese a comportamenti ambientalmente virtuosi.
Ad esempio, i cittadini possono essere premiati per il riciclaggio dei propri rifiuti con token accumulabili in un portafoglio virtuale. I token ricevuti per il riciclaggio possono essere utilizzati per essere scambiati con altri soggetti.
Un esempio è quello di OpenLitterMap progetto che premia gli utenti con Littercoin, una moneta virtuale collegata al mondo del trattamento dei rifiuti, per svolgere raccolta, mappatura, elaborazione e produzione di dati geospaziali sui rifiuti abbandonati (Lynch, 2018).
Come possono essere utilizzati i Littercoin? Ad esempio, un’azienda che apprezza il lavoro svolto dai soggetti produttori di dati potrebbe offrire uno sconto in forma di alcuni Littercoin. Tali aziende potrebbero quindi accumulare Littercoin come strategia di marketing per attirare più clienti attenti alle tematiche ambientali.
Il progetto è accessibile a questo indirizzo: https://openlittermap.com/
Bibliografia
- Swan, M. (2015). Blockchain: Blueprint for a new economy. ” O’Reilly Media, Inc.”
- Lynch, S. (2018). OpenLitterMap. com–Open Data on Plastic Pollution with Blockchain Rewards (Littercoin). Open Geospatial Data, Software and Standards, 3(1), 6.