Un avvenimento apparentemente marginale nella 75ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica che si innaugura il 29 Agosto riveste, per le ragioni che vedremo, molta importanza. E’ il Cinema in Mostra, l’esposizione che si è aperta oggi 27 agosto e durerà fino al 16 settembre a ingresso libero.
E’possibile vedere foto, filmati, documentari e altri materiali dell’Archivio Storico. E’ un giro nell’avventura del più antico festival di cinema del mondo nato nel lontano 1932 come estensione della Biennale d’Arte di Venezia. Volti e immagini che coprono un periodo che va dal 1932 al 2018. All’inizio era una rassegna non competitiva ma gia’ nell’edizione del 1934 si assegnava la Coppa Mussolini al migliore film italiano e straniero. Il premio era dato a giudizio insindacabile del Presidente della Biennale non essendo prevista una giuria come è oggi. La politica stava diventando perfettamente consapevole della forza persuasiva sulle masse del cinema e dei media, che stavano nascendo in quegli anni.
Poi nel tempo questa attitudine cambia e si ribalta. Negli anni della contestazione del ‘68 la Mostra è vista come un’inutile passerella di bellezze e ambizioni borghesi da osteggiare e mettere al rogo. I premi non saranno attribuiti per anni. Oggi la Mostra è glamour, cultura e soprattutto tanti film. Nessuna rassegna cinematografica ha un simile background culturale e storico, legato alla Biennale.
La location del Cinema in Mostra è forse il dato ancora più significativo.
E’ lo storico hotel Des Bains nelle splendide sale Liberty a piano terra dedicate a Visconti e Thomas Mann. Era chiuso dal 2009 e per veneziani e non, era un vulnus visibile e amaro che segnava la chiusura di uno dei luoghi simboli della città lagunare. E’ una riapertura temporanea ma fa parte di una nuova strategia di SGR COIMA.
La società gestisce fondi immobiliari che comprendono il Des Bains, l’Hotel Excelsior ove si tenne la prima Mostra e altre importanti proprietà al Lido di Venezia.
Speriamo di saperne di più sul destino di questi immobili storici. E’ significativo però che si sia arrestato il declino di un volano di cultura che, finito di costruire nel 1900, era diventato uno dei simboli della Belle Epoque nel mondo.Da questo humus culturale nacque il capolavoro Morte a Venezia di Thomas Mann che Visconti anni dopo trasferira’ superbamente sullo schermo. Non solo mare e spiaggia quindi. Un turismo certamente elitario che può far storcere il naso oggi perché in pochi potevano permetterselo. Ci ha dato però capolavori letterari e film che ancora amiamo ed è stato sede di eventi della Biennale. È un tassello di una infrastruttura culturale, prima ancora che turistica, di importanza straordinaria che dura da oltre un secolo, non senza qualche difficoltà, soprattutto di ordine economico. Buona Mostra a tutti.